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 2018  febbraio 23 Venerdì calendario

Iginio Massari apre a Milano: «Il mio nuovo dolce per la città»

Instancabile. E con un’energia da far invidia a qualunque ragazzino – la sua frase più amata, del resto, è «la fatica la sente solo chi è insoddisfatto» – a 75 anni Iginio Massari, sul set della seconda stagione di «The Sweetman», dal 5 marzo su Sky Uno HD, racconta gli ultimi suoi progetti. Il primo, televisivo (perché le telecamere le ha scoperte tardi ma da allora non le ha più lasciate, «mi diverto troppo»): dal 21 aprile andrà in onda «Iginio Massari The Sweetman Celebrities», la versione vip del programma con un ospite famoso a puntata, da Giuseppe Cruciani a Mara Maionchi, da Diletta Leotta ad Alex Britti, ad affiancare il pasticcere. 
L’altro riguarda, invece, la pasticceria milanese, annunciata già da alcuni mesi, la prima di Massari fuori Brescia, che aprirà i battenti il 14 marzo a due passi da piazza Duomo. La particolarità? Sarà all’interno di una delle filiali più centrali di Intesa Sanpaolo, in via Marconi, all’angolo con piazza Diaz. Del gruppo bancario, che ha voluto fortissimamente la collaborazione con il pasticcere più famoso d’Italia, è infatti l’idea di avere nei propri spazi un punto gourmet, per aprirsi di più alla città. «Quando mi è arrivata la proposta – racconta Massari —, ho accettato subito. Questa è l’occasione giusta per mettermi alla prova su una piazza internazionale come Milano. E anche per avvicinarmi ad alcuni dei miei clienti storici, che prima venivano da me a Brescia e ora potranno trovarmi più vicino». 
Il locale, realizzato con materiali luminosissimi, chiari e color champagne, avrà due ingressi: uno, indipendente, dalla strada, e l’altro dalla banca. Così, insomma, anche chi sta aspettando il proprio turno allo sportello potrà nel frattempo mangiarsi un dolce nella nuova pasticceria. In sala, che non avrà tavolini ma solo spazio in piedi, ci sarà un grande bancone a doppio piano espositivo, all’italiana. E nelle prossime settimane sarà pronto anche il dehors esterno. La chicca? Il laboratorio a vista. «Anche per attirare clientela». Milanesi e turisti stranieri, vista la vicinanza con il Duomo. «Anche se tra i due gruppi preferirei puntare sui primi: sempre meglio fidelizzare i locali. La mia più grande soddisfazione è quando un cliente ritorna una seconda volta. Vuol dire che si è fatto centro. A Brescia, per esempio, siamo fortissimi il sabato e la domenica, quando molti vengono per comprare il classico vassoio di paste. L’idea, insomma, è fare lo stesso anche a Milano». 
E cosa si troverà nel locale (aperto tutti i giorni, dove Massari lavorerà assieme alla figlia Debora, nutrizionista ed esperta di pasticceria, e al figlio Nicola)? «Qualità altissima – assicura lui —. A forza di inseguire un buon rapporto tra qualità e prezzo si finisce per far sparire proprio la prima. Ma non va bene. Noi, in questo progetto, abbiamo cercato di lavorare per il meglio, anche se ciò ha voluto dire fare uno sforzo produttivo non indifferente». Si venderanno, dunque, brioche, torte, dolci monoporzione, pasticcini mignon («solo 12 tipi, pochi – sorride – rispetto ai 130 di Brescia»), cioccolatini, tartellette, semifreddi, salatini (una decina), un buon assortimento di torte da forno – «quelle che in Francia chiamano più poeticamente gateaux de voyage» —, il mitico panettone (che a Brescia si vende già da settembre e finisce in poche settimane) e, infine, un nuovo dolce dedicato alla città di Milano: «Sarà un lievitato a base di zenzero e ananas: il primo ingrediente richiama l’energia tipica di chi abita qui, il secondo mi ricorda il sole, molto amato da chi, come me, vive nella nebbia per buona parte dell’anno». E, alla fine, cosa si aspetta Massari da Milano? «Di avere successo anche qui. Per aprire, magari, un altro locale ancora». Instancabile davvero.