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 2017  dicembre 18 Lunedì calendario

Sci, Goggia è ancora sul podio Hirscher oscura il mito di Tomba

La Sofia ritrovata, anche se il discorso può essere esteso ad Anna Veith (già Anna Fenninger, da nubile), e l’immensità di Marcel Hirscher, capace di sostituirsi addirittura ad Alberto Tomba.
La domenica dello sci, tra Val d’Isère e l’Alta Badia, propone ancora ritorni e conferme. Partiamo da queste ultime per parlare prima di tutto di Sofia Goggia, che ha fatto doppietta in superG: dopo il secondo posto in quello di sabato (recupero della prova saltata a St. Moritz), ecco la terza piazza nella gara che ha rimpiazzato la discesa originariamente in calendario. Mancavano Mikaela Shiffrin (turno sabbatico) e Lindsey Vonn, costretta a gestire il suo fisico: la vittoria dell’altro giorno è stata pagata con dolori al ginocchio destro malandato. «Ho preferito non rischiare, la “missione” della stagione saranno i Giochi», ha spiegato Wonder Woman. Il suo forfeit ha lanciato Anna Veith, la ragazza che posava con look da giaguaro e che vinceva coppe assolute e medaglie importanti ma che da oltre 2 anni lottava con gli infortuni. È un ritorno importante e questa è una brutta notizia per la Goggia: la concorrenza aumenta. Ma il valore di oggi di Sofia pare la continuità di nuovo sbocciata. «Ho fatto una buona gara, sono contenta per l’atteggiamento» dice l’azzurra. La riprova? Le è scivolato un bastoncino in partenza e non ha avuto ancora una volta un avvio facile, ma non si è deconcentrata e si è messa ad attaccare. Domani cercherà verifiche a Courchevel nel gigante, di questi tempi non la specialità della casa: «Sto ritrovando me stessa. Sabato alla premiazione mi sono immersa in una vasca Jacuzzi: l’avevo fatto un anno fa e la stagione è andata bene. Sì, vado a Courchevel con fiducia».
Di riti propiziatori, invece, non ha bisogno Marcel Hirscher: in Alta Badia quinta vittoria (di fila), una in più del record di Alberto Tomba. E avversari legnati: Kristoffersen, secondo, ha rimediato 1’’70. L’Italia s’è consolata con la seconda manche di De Aliprandini e con il suo decoroso ottavo posto. Ma le chance di podio, ahinoi, rimangono legate a imprese occasionali. Quando riavremo, se non un Tomba, almeno un atleta capace di lottare con regolarità al vertice?