Corriere della Sera, 12 dicembre 2017
Seggiolini e cellulari in auto fuori dalla manovra
ROMA Sono migliaia le proposte di modifica alla manovra giudicate inammissibili. La ragione la spiega il presidente della commissione Bilancio, Francesco Boccia, nella sua veste di relatore del disegno di legge. Il provvedimento, osserva, «non può diventare un mostro a tre teste». Il riferimento è alle misure giudicate inammissibili perché non presentano né risparmi, né, tanto meno, le eventuali coperture in caso generino spese aggiuntive. A restare esclusi sono anche gli interventi estranei alla materia. Motivo che fa saltare gli Emendamenti che prevedono un giro di vite sull’utilizzo dei telefoni cellulari alla guida, così come l’introduzione di allarmi per i seggiolini dei bambini a bordo delle auto. «Sono almeno 2 mila gli Emendamenti che non hanno superato il vaglio di ammissibilità». Un meccanismo a maglie strette che blocca le misure per «la riforma della governance Inps, le norme sulla giustizia civile e penale e quelle sul Coni», spiega Boccia. Alla valutazione della commissione Bilancio dovrebbero, insomma, essere sottoposti circa 900 Emendamenti, con l’obiettivo di trasmettere il provvedimento in aula alla Camera per il 19 dicembre. Resta che lo stop al riordino della governance di Inps e Inail alimenta malumori politici trasversali. A farsi carico di ricordare l’intento di superare «la logica di un uomo solo al comando», con riferimento al ruolo di Tito Boeri in Inps, è il presidente della commissione Lavoro, Cesare Damiano. Che rimprovera al governo «la scelta di non scegliere».
E sul versante lavoro è proprio il presidente dell’Inps Boeri a sollecitare un intervento che riduca la facoltà di prorogare fino a 5 volte i contratti a termine. Boeri invita a «rendere più difficile il rinnovo del tempo determinato», alla luce del preoccupante aumento dei contratti di «brevissima durata». A rispondergli è il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, osservando: «Sulla durata dei contratti a tempo e la loro ripetizione vediamo, ma un intervento va valutato». Tornando alla manovra tra gli Emendamenti ammessi figurano l’aumento da 4 a 8 mensilità di indennità minima, in caso di licenziamento non giustificato, e la riduzione da 3 a 2 anni di durata massima per i contratti a termine.
Il governo ha inoltre approvato il decreto per ridurre i costi delle commissioni interbancarie dei pagamenti con carte di credito e bancomat tramite Pos. Non sono state, per ora, introdotte le multe contro le imprese che non rispetteranno l’obbligo di accettare le carte elettroniche.