La Gazzetta dello Sport, 11 dicembre 2017
Ecco come sarà la nuova Ferrari SF70H
La classifica del Mondiale 2017 ha sancito la meritata vittoria di Lewis Hamilton e della Mercedes, ma la Ferrari SF70H ha primeggiato per innovazione e originalità. Una svolta epocale, visto che la rossa per diversi anni non ha brillato sotto questo aspetto e non è stata fonte di ispirazione per i tecnici rivali. Il progetto realizzato sotto la direzione di Mattia Binotto, con Simone Resta capo progettista telaio, ha costituito una profonda rottura con il passato. L’area più innovativa è la parte anteriore delle fiancate, con le strutture deformabili di sicurezza inglobate nei deviatori di flusso che costituiscono il profilo esterno delle prese d’aria dei radiatori. La loro modularità è stata pensata per incrementare l’efficienza del fondo vettura, indirizzando e separando i flussi d’aria, per generare il massimo carico.
COPIA L’interazione tra i deviatori di flusso (Red Bull ne ha adottato una copia da Singapore) e i profili a scimitarra nella parte anteriore del fondo ha funzionato bene fin dal debutto. Gli altri team, leggendo a fondo il regolamento, hanno poi costretto la Ferrari dal GP d’Austria a non sfruttare più la flessibilità periferica del fondo, «suggerendo» l’intervento della Fia che ha imposto la chiusura della soffiatura sotto i deflettori laterali. Che il concetto aerodinamico della SF70H si fondasse sull’ottimizzazione dell’assetto picchiato (rake), grazie alla creazione di un sigillo davanti alle ruote posteriori, è testimoniato dalle numerose evoluzioni introdotte durante la stagione, con un numero variabile di soffiature.
ESPERIMENTI Un altro elemento modulare è l’ampio canale di alimentazione della sezione centrale del diffusore, posto all’altezza del restringimento della carrozzeria posteriore (la cosiddetta Coca Cola). Proprio in occasione della gara finale di Abu Dhabi, è stato possibile notare una sorta di carenatura amovibile che ne riduceva la lunghezza. In sostanza, a seconda del tipo di tracciato, era possibile variare la lunghezza del condotto, incrementando o diminuendo la portata d’aria e la pressione verso il diffusore, per ottenerne lo stallo a determinate velocità e con determinati angoli di assetto picchiato. La sofisticata aerodinamica della SF70H ha permesso di avere una monoposto competitiva su molti circuiti e di potere valutare elementi della vettura 2018. La prefigurazione del nuovo diffusore provata il venerdì ad Abu Dhabi da Raikkonen era infatti già affinata. Per contro, nonostante il passo extra lungo, la Mercedes W08 Hybrid è stata un’evoluzione della vettura 2016, con una strettissima finestra di assetto ideale per i vari circuiti e tipi di gomme. Le prestazioni al top non sarebbero migliorabili mantenendo l’attuale impostazione. Quindi, nel 2018, è lecito ipotizzare una riduzione dell’interasse. In poche parole, per Mercedes macchina vincente si cambia, mentre la nuova Ferrari nascerà nel solco della SF70H, con altri margini di sviluppo.