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 2017  dicembre 08 Venerdì calendario

L’erede al trono saudita è l’acquirente misterioso del Salvator Mundi di Leonardo

Quando il Salvator mundi, dipinto ad olio attribuito a Leonardo da Vinci, è stato venduto all’asta per 450,3 milioni di dollari, diventando l’opera d’arte più costosa mai comprata da un privato, il nome dell’acquirente era rimasto avvolto nel mistero. Non più. Il New York Times ha scoperto che dietro l’acquisto, avvenuto lo scorso mese per telefono dopo 20 minuti e 50 rilanci, si cela il principe saudita Bader bin Abdullah bin Mohammed bin Farhan al-Saud. Ma i misteri non finiscono qui e portano dritti alla corte saudita.
Il semi-sconosciuto principe Bader, infatti, non ha alcun passato come collezionista tanto che, benché avesse depositato i 100 milioni richiesti per qualificarsi per l’asta, Christie’s ha cercato di stabilire la sua identità e disponibilità finanziaria (lui avrebbe parlato di soldi fatti con l’edilizia). Sarebbe amico del 32enne Mohammed bin Salman, il figlio del re saudita che negli ultimi due anni ha accentrato grandi poteri nelle sue mani. E per il Wall Street Journal, che cita fonti dell’intelligence americana e del mondo dell’arte saudita, l’acquisto è proprio opera dell’erede al trono, ormai noto come MBS. 
È stato il Times per primo a legare questo giallo nel mondo dell’arte «agli intrighi di palazzo in Arabia Saudita», sottolineando che due settimane prima c’era stata a Riad la retata anti-corruzione voluta da Mohammed bin Salman, che ha portato all’arresto di 200 principi e ministri. «L’acquisto da 450,3 milioni è l’indicazione più chiara della natura selettiva di quel giro di vite», afferma il quotidiano, che pure tra le sue firme conta giornalisti come Thomas Friedman che tifano per le riforme promesse dal principe ereditario. Pur appartenendo ad un ramo minore della famiglia reale, il principe Bader è stato posto in ruoli di alto profilo: è presidente del Gruppo di marketing saudita che pubblica il quotidiano Al Sharq Al Awsat e capo di una commissione per lo sviluppo dei siti archeologici della provincia di Al Ola a scopi turistici.
L’acquisto del Salvator mundi fa discutere anche perché, mentre il principe Mohammed promette un Islam moderato, il Regno saudita è la patria di religiosi ultraconservatori wahabiti che considerano sacrilega la rappresentazione dei profeti (e Gesù è considerato un profeta dai musulmani, non il Salvatore). Poche ore dopo le rivelazioni del Times, il Louvre di Abu Dhabi ha annunciato via Twitter che il dipinto di Leonardo verrà esposto nelle sue sale: il principe ereditario locale è un altro amico di Mohammed bin Salman.