Corriere della Sera, 5 dicembre 2017
Come combattere la siccità
1 La siccità del 2017 è un episodio eccezionale oppure fa parte di una tendenza in atto?
È stata un’annata eccezionale all’interno di una tendenza. I dati evidenziano una diminuzione delle precipitazioni sull’Italia negli ultimi 200 anni pari al 5% per secolo. Per quanto riguarda il 2017 il calo delle piogge ha riguardato tutto il territorio nazionale e, pur con leggere differenze, può essere considerato uniforme. Di solito questi fenomeni avvengono più a macchia di leopardo. Le regioni del Nordovest e le coste tirreniche sono state le più colpite dalla siccità.
2 C’è un legame tra le alte temperature del 2017 e il calo di precipitazioni?
Si sono create condizioni che hanno provocato una circolazione atmosferica con persistenza di alte pressioni sul Mediterraneo. Queste condizioni hanno favorito sia il calo delle piogge che le alte temperature. Le perturbazioni sono passate a nord delle Alpi. La primavera e l’estate 2017 sono state entrambe le seconde più calde di sempre. Il caldo ha accentuato l’evaporazione e la perdita di acqua dai bacini e dai laghi. Ricordiamo per esempio quanto avvenuto con il lago di Bracciano, oppure il lago di Iseo ai minimi storici.
3 Le banche dati sul clima del Cnr risalgono all’anno 1800, quanto possiamo considerare accurate le misurazioni passate?
Alcuni dati sono anche più vecchi, risalgono a metà Settecento per Padova, Milano, Torino, Roma, Bologna e Palermo. Esistono tecniche statistiche per correggere gli errori di misurazione del passato, come per esempio i termometri piazzati in modo non esatto. Senza correzione questi dati diventerebbero inutilizzabili.
4 Il calo delle precipitazioni del 2017 è stato del 30% sulla media di riferimento 1971-2000: perché è stato considerato questo periodo?
I confronti vanno fatti su periodi recenti. L’Organizzazione meteorologica mondiale suggerisce di analizzare un arco di tempo di 30 anni. Alcuni studiosi già impiegano per i confronti gli anni 1981-2010.
5 Ora quanto dovrebbe piovere per recuperare il deficit? L’aumento delle precipitazioni in novembre è un segnale dell’interruzione della siccità?
In novembre ha piovuto di poco sopra la media, a settembre un po’ di più. Ottobre però è stato un disastro e ha fatto precipitare la media. È difficile quantificare quanto dovrebbe piovere perché i numeri assoluti variano da zona a zona. Si può dire che è come se fossero mancate del tutto le precipitazioni della stagione più piovosa: l’autunno.
6 Secondo i dati della Coldiretti la siccità ha causato 2 miliardi di danni, colpendo in particolare le produzioni di vino, miele e olio. Cosa fare?
Innanzitutto va evitata la perdita d’acqua dalla rete idrica. Non si deve arrivare al punto di essere costretti a scegliere se utilizzare l’acqua per bere, per produrre energia elettrica oppure per l’irrigazione dei campi.
7 La siccità aggrava il pericolo di alluvioni per le bombe d’acqua?
Non si ha evidenza di un aumento del numero di questi eventi estremi in Italia. È necessaria però una più accurata gestione del territorio e un minore consumo di suolo.
8 Le regioni del Mediterraneo saranno sempre più aride e pre-desertiche?
I modelli climatici indicano estati sempre più calde con diminuzione delle precipitazioni e aumento delle temperature. Da noi però il contributo delle piogge estive è meno importante.
(Ha risposto Michele Brunetti, ricercatore e climatologo dell’Istituto di scienze dell’atmosfera e del clima del Consiglio nazionale delle ricerche, Isac-Cnr)