Corriere della Sera, 2 dicembre 2017
Gin, la holding genovese apre a Marsiglia il cantiere da mezzo chilometro
È un momento di affermazioni importanti per la cantieristica italiana in Francia. Dopo il caso Fincantieri – Stx Saint Nazaire, un altro gruppo italiano, la holding genovese Gin (Genova Industrie Navali) si appresta a inaugurare a Marsiglia il 4 dicembre il più grande bacino di carenaggio del Mediterraneo e tra i più grandi a livello mondiale, con 465 metri di lunghezza e 85 di larghezza. «Nell’aprile 2010, San Giorgio del Porto, una delle principali società del gruppo Gin, ha costituito a Marsiglia la società Chantier naval de Marseille, specializzata nelle riparazioni e trasformazioni navali. E nel 2016 Chantier naval de Marseille si è rafforzata con l’ingresso di Costa Crociere (gruppo Carnival) cha ha acquisito una partecipazione del 33,3%», racconta l’amministratore delegato di Gin Ferdinando Garré, uno dei proprietari del gruppo insieme alle famiglie Bisagno-Zanetti e Negri. Il Bacino 10 di Marsiglia, questo il nome della grande infrastruttura, lavorerà alla manutenzione e alle riparazioni delle grandi navi da crociera. Un segmento in cui i cantieri Gin hanno acquisito un alto livello di specializzazione visto proprio pochi mesi fa, attraverso la controllata San Giorgio del Porto, hanno completato lo smaltimento del relitto della Costa Concordia. Gin non è soltanto riparazione di grandi navi e smaltimento di relitti. Il gruppo, nato nel 2008 dall’unione di due storici cantieri genovesi, T. Mariotti e San Giorgio del Porto, registra un fatturato annuo complessivo di circa 200 milioni di euro – un valore soggetto ad ampie oscillazioni, vista la natura ciclica del business, sottolinea Garré —, impiega circa 500 addetti e si articola su una decina di società specializzate. E il prossimo passo di Gin sarà lo sviluppo dell’area di Piombino, dove in collaborazione con la società F.lli Neri di Livorno verrà creato un nuovo polo per le demolizioni navali. Il progetto è in fase di autorizzazione ma entro la metà del 2018 sono previsti i primi investimenti in impianti.