Il Sole 24 Ore, 1 dicembre 2017
Gli italiani tornano a comprare a rate
Si risvegliano i consumi di beni durevoli e torna la voglia di acquistare a rate auto, smartphone, elettrodomestici o semplicemente una vacanza. Nel 2017 la domanda totale di beni durevoli in Italia dovrebbe crescere del 3%, mentre lo scorso ottobre il credito al consumo segnava un balzo del +10,3%. A trainare sono soprattutto auto usate, smartphone e arredamento.
Alla presentazione del 24esimo Osservatorio Findomestic, Chiaffredo Salomone, ad di Findomestic, ha osservato che «è tornata la fiducia nelle famiglie, l’occupazione ha ripreso a crescere e ora ci si permette qualcosa in più. Anche di particolare, come i droni aerei, i dispositivi internet indossabili e le e.bike».
Allo scorso ottobre Findomestic, big del credito al consumo con 2 milioni di clienti, registrava una crescita a valore di circa il 21%, quasi il doppio del dato medio di mercato. «A tirare la volata – ha aggiunto Simona Viscusi, direttore del brand Findomestic – sono, in particolare, i prestiti personali (finalizzati all’arredamento, alle cure dentistiche, alle vacanze) e anche la cessione del Quinto dello stipendio. Da sottolineare lo sprint dato alla domanda dalle agevolazioni fiscali per la sostituzione di mobili ed elettrodomestici».
In dettaglio, l’evoluzione della domanda dei beni durevoli è sostenuto da esigenze di sostituzione del bene e da condizioni di credito favorevoli (peraltro il tasso di sofferenza è segnalato in calo, sotto il 2%). Si prevede quindi una chiusura d’anno con consumi totali in aumento dell’1,5% a volume e del 2,7% a valore.
Nel 2017 la spesa per veicoli si assesterà a circa 38 miliardi, con una crescita del 3,1% e del 3,8% a volume. Il mercato segnerà nel 2017 un incremento del 9% e si porterà a fine anno su livelli superiori ai 2 milioni di vetture, valore di equilibrio per il nostro mercato.
Il mercato delle auto usate accelera (+5,5% a valore e +5,3% a volume) grazie alle politiche promozionali messe in campo dalle case e dai concessionari e all’offerta vivace di vetture a km zero. Le moto sgommano fino al +9,8% del fatturato e +5,6% a volume. Bene le moto targate ma anche il segmento delle e.bike, che hanno ampiamente superato i volumi medi del mercato dei “motorini”.
La spesa per la casa (mobili, elettrodomestici, telefonia, fotografia, elettronica di consumo, information technology e bricolage), rallenta la crescita sul fatturato (+1% nel 2017 per un valore di 33 miliardi) ma un calo dei volumi (-1,3%).
Il comparto più dinamico è quello del mobile (+1,8% a valore quest’anno); per i grandi elettrodomestici si registra un +3,5% a volume e un +0,3% a valore: la differenza si spiega con l’iperpromozione.
Il settore della telefonia registra una spesa in crescita del 4,1% a valore, ma un calo dei volumi del 6,1%. La dinamica del segmento dei core wearables, (dagli orologi a occhiali smart e altri dispositivi indossabili) è molto vivace sia per ricavi (+33%) che per volumi (+19%).
Performance del comparto dell’home comfort: 25,6% a volume e +16,6% a valore. La spiegazione? L’estate torrida ha riattivato la domanda di condizionatori a partire da giugno. E gli incentivi fiscali per l’efficienza energetica hanno fatto il resto.
Il mercato dell’information technology dovrebbe chiudere il 2017 con una flessione del fatturato del 4,5%. Tablet e pc portatili contribuiscono negativamente al risultato, mentre il segmento degli input device associati al gaming, i monitor e le stampanti multifunzione registrano una buona performance.