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 2017  dicembre 01 Venerdì calendario

La sfida Insigne-Dybala vista da Sconcerti: il napoletano è unico, l’argentino è distratto

La prima differenza tra Insigne e Dybala è che il primo è nella sua condizione migliore e l’altro l’ha perduta per strada. Non sono dettagli, ma nemmeno pietre miliari. Dybala ha più occasioni di cambiare la partita perché gioca in più spazio e sa evitare l’uomo. Può diventare decisivo in qualunque momento. Da qualche tempo gioca in modo più atipico, è diventato in campo quasi più attore che giocatore. Non gli ha giovato arretrare fra le linee, Dybala ha un terzo dell’autonomia di Messi quando parte in dribbling, ma la sua stessa conclusione. Ha bisogno per questo di rimanere più vicino alla porta, dove gli basta saltare un solo avversario per andare al tiro. Insigne è quasi complementare a Dybala, giocassero insieme sarebbero perfetti. Insigne è più tattico, gioca costantemente per la squadra anche se non rinuncia mai al suo dribbling. Infatti segna meno di Dybala, ma fa segnare di più. Credo che Dybala sia alla lunga più completo, meno ripetitivo di Insigne che fatica ancora a scegliere lo spazio sul suo sinistro. Difficile definirlo un’ala, è un uomo assist che gioca a sinistra, è un trequartista puro. Come il vecchio, miracoloso Garrincha, ha sempre la stessa finta che sempre gli riesce. Solo che ai tempi di Garrincha i terzini lasciavano all’attaccante il tempo di fermarsi e danzare sull’erba. Oggi sei subito assalito, è molto più difficile. Trovo miracolosi il rendimento di Insigne e la sua crescita. Mi sembra un po’ abulica quella di Dybala in questo momento. Quando un fantasista viene sottratto all’avversario arretrando, comincia a pensare da mezzala, al passaggio corto, cioè al disimpegno elegante, non allo scatto ultimo che porta al tiro. Per Dybala giocare dietro gli attaccanti è troppo facile, lo fa a volte bene, ma è routine. Come tenere una Ferrari in garage: diventa estetica, non potenza. Dybala sembra oggi un fuoriclasse quasi distratto. È certo che non gioca nel suo ruolo e questo lo limita. Insigne ha qualcosa meno, ma è unico e utilizzato al meglio. I trequarti degli schemi del Napoli passano da lui ed è pochissimo il margine di errore,sono il doppio i palloni giocati. Dybala ha segnato 10 reti in 6 partite, poi uno su azione nelle altre 8. È chiaro che qualcosa non va. Ma conosce l’arte, lui e Allegri possono cambiare in un attimo. Insigne mi sembra quasi eterno.