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 2017  novembre 28 Martedì calendario

Per una fetta di torta

Un serpentone umano di almeno duecento metri si torceva domenica pomeriggio lungo i corridoi di un ipermercato del Bolognese. L’oggetto di tanta spasmodica attesa non erano un guru o il solito paraguru, l’ultimo modello di telefonino o il firma-copie dell’autobiografia definitiva di Belen. Era una fetta di torta. Di una torta ovviamente gigantesca, sfornata per celebrare qualche importantissimo anniversario dell’ipermercato medesimo.
Se osservate sul web le immagini riprese da un cittadino inutilmente scandalizzato, sarete sorpresi dalla compostezza della fila e dalla qualità dei suoi componenti. Neanche un senzatetto o un barbone attirati dalla possibilità di incamerare l’apporto calorico di giornata, ma centinaia di consumatori appagati, con le borse della spesa a tracolla. Che cosa li aveva spinti a trascorrere il dì di festa incastrati nelle spire di una fila? Non la fettina di torta in sé, buona almeno quanto quella disponibile al bar per poco più di un euro. E neanche il particolare, pur importante, che fosse gratis. A renderla meritevole di tanta concupiscenza era la combinazione magica della gratuità con l’eccezionalità. La mega-torta costituiva un pezzo unico, creato per l’occasione. Assaggiarla rendeva partecipi di un rito collettivo, di cui si sarebbe potuta produrre testimonianza fotografica agli amici su Facebook, senza spendere nient’altro che il proprio tempo. I membri di quella coda si sentivano protagonisti di un evento esclusivo, anche se facevano tutti la stessa cosa.