ItaliaOggi, 23 novembre 2017
Diritto & Rovescio
Sono stati molti i politici italiani che si sono dedicati senza risparmio per far avere a Milano l’Autorità europea del farmaco. Ma fra i tanti, uno va messo in particolare evidenza. È il presidente della Regione Lombardia, il leghista Roberto Maroni, che ha anteposto gli interessi della sua Regione a quelli del suo partito. Infatti, in contrasto con il segretario della Lega, Matteo Salvini, che non voleva fare questo regalo alla Ue, Maroni ha subito messo a disposizione dell’Ema il grattacielo Pirelli pronto all’uso. Poi, pur essendo amareggiato dal modo con il quale si è verificato l’insuccesso («una istituzione seria non sceglie in base ai bussolotti solo perché non vuole scontentare nessuno e non sa scegliere a viso scoperto»), si è opposto un’altra volta a Salvini che chiedeva di «ridiscutere i 17 miliardi che versiamo ogni anno a Bruxelles». Maroni infatti ha subito precisato che «entrare nella logica delle ritorsioni per noi sarebbe un danno». Il senso dello Stato è così scarso che fa piacere poterlo lodare quando viene praticato.