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 2017  ottobre 12 Giovedì calendario

La dichiarazione di indipendenza di Puigdemont

«Costituiamo la Repubblica catalana, come Stato indipendente e sovrano, democratico e sociale». È questo il fulcro della dichiarazione firmata l’altra sera dai rappresentanti della Catalogna, fra cui il presidente Carles Puigdemont e la presidente del Parlamento Carme Forcadell. Questi i passi principali del testo: «Al popolo della Catalogna e a tutti i popoli del mondo. La giustizia e i diritti umani individuali e collettivi intrinseci, basi essenziali che danno senso alla legittimità storica e alla tradizione legale e istituzionale della Catalogna, costituiscono la base della costituzione della Repubblica catalana. La nazione catalana, la sua lingua e la sua cultura hanno mille anni di storia», esordisce il documento. «La Catalogna ripristina oggi la sua piena sovranità persa e a lungo anelata per decenni in modo onesto e leale nel tentare la convivenza istituzionale con i popoli della Penisola iberica – prosegue -. Dall’approvazione della Costituzione spagnola nel 1978, la politica catalana ha tenuto un atteggiamento esemplare, leale, democratico verso la Spagna. Lo Stato spagnolo ha risposto a questa lealtà con la negazione del riconoscimento della Catalogna come nazione; e ha concesso un’autonomia limitata, più amministrativa che politica nel processo di decentramento; un trattamento economico profondamente ingiusto e una discriminazione linguistica e culturale». «La legge sull’autonomia approvata dal Parlamento e dal Congresso, e il referendum catalano saranno i punti fermi e duraturi per le relazioni bilaterali tra la Catalogna e la Spagna». «La brutale operazione di polizia di carattere e stile militare orchestrata dalla Spagna contro i cittadini catalani ha violato, in molte e ripetute occasioni, le loro libertà civili e politiche ed i principi dei diritti umani, ed ha violato gli accordi internazionali firmati e ratificati dallo Stato spagnolo». «Le istituzioni spagnole, che dovrebbero restare neutrali, proteggere i diritti fondamentali e mediare prima del conflitto politico, si sono convertite in parte e strumento di questi attacchi e hanno lasciato indifesi i cittadini della Catalogna». «La costituzione della Repubblica é una mano tesa al dialogo. In linea con la tradizione catalana del patto, manteniamo il nostro impegno con l’accordo come mezzo per risolvere i conflitti politici. Riaffermiamo anche la nostra fraternità e solidarietà con il resto dei popoli del mondo, in particolare con quelli con cui condividiamo la lingua e la cultura e la regione euromediterranea in difesa delle libertà individuali e collettive». «La Repubblica catalana é un’opportunità per correggere gli attuali deficit democratici e sociali e costruire una società più prospera, più giusta, più sicura, più sostenibile e più solidale». Il testo si chiude infine con la proclamazione del nuovo Stato:
«COSTITUIAMO la Repubblica Catalana, quale Stato indipendente e sovrano, di diritto, democratico e sociale».
«DISPONIAMO l’entrata in vigore della legge di transizione politica e di fondamento della Repubblica».
«INIZIAMO il processo costitutivo, democratico, basato sui cittadini, trasversale, partecipativo e vincolante».
«AFFERMIAMO la volontà di avviare negoziati con la Spagna, senza precondizioni, finalizzati a creare uno schema di collaborazione a vantaggio di entrambe le parti. I negoziati dovranno essere, necessariamente, su basi paritarie».
«INFORMIAMO la comunità internazionale e le autorità dell’Unione europea della costituzione della Repubblica catalana e della proposta di negoziati con la Spagna».
«SOLLECITIAMO la comunità internazionale e le autorità dell’Unione europea a intervenire per porre fine alla violazione dei diritti civili e politici in corso e per seguire il processo negoziale con lo Stato spagnolo».
«AFFERMIAMO che la Catalogna ha la volontà inequivocabile di integrarsi il più rapidamente possibile nella comunità internazionale. Il nuovo Stato si impegna a rispettare gli obblighi internazionali attualmente applicati nel suo territorio e a rimanere parte dei trattati internazionali di cui fa parte il Regno di Spagna».
«CI APPELLIAMO agli Stati e alle organizzazioni internazionali affinché riconoscano la Repubblica catalana quale Stato indipendente e sovrano».