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 2017  settembre 25 Lunedì calendario

L’uomo che guida l’ultima Cinquecento. Ieri a Torino al meeting delle Fiat storiche

Sono passati 42 anni. Ma Luciano Tona, oggi 51enne, ricorda bene quel giorno di ottobre in cui, bambino, vide per la prima volta «l’ultima 500». Era il 1975. Papà Gaetano aveva convocato moglie e figli nella concessionaria di Palermo, dove lavorava, per mostrare il suo nuovo acquisto: una 500 turchese. Per la famiglia Tona, in cerca di una seconda auto, era perfetta. «E già allora era bellissima», ricorda Luciano Tona. Ciò che in quel momento nessuno sospettava è che si sarebbe trasformata in un cimelio. Infatti è l’ultimissima 500 storica realizzata dalla Fiat. La numero 5 milioni 231 mila 518, uscita dallo stabilimento di Termini Imerese il 31 luglio 1975. Subito dopo la casa automobilistica, che le costruiva dal 1957, ne interruppe la produzione per puntare sulla 126. Un’auto più grande, per famiglie.
Ieri, per la prima volta, «l’ultima 500» è sbarcata a Torino. Integra, col motore originale. Luciano Tona, che oggi abita a Milano, l’ha portata in piazza Vittorio per partecipare, con altre 230 «500 storiche», al Quarto meeting internazionale città di Torino del Fiat 500 club Italia. Una giornata di festa che ha coinvolto appassionati, famiglie e bambini, cui la 500 turchese modello «R» non poteva mancare. Per acquistarla, a suo tempo, Gaetano Tona spese 950 mila lire. La immatricolò il 13 gennaio 1976. Quell’auto, utilizzata da mamma Venere, percorse le strade di Palermo per 30 anni. Sempre affidabile. Tanto che nel 2005, trasferendosi in Abruzzo, i signori Tona se la portarono dietro. Qui rimase inutilizzata per anni. Finchè Luciano, appassionato di auto, 5 anni fa andò a riprendersela. E la rimise a nuovo. Scoprire che si trattava di un esemplare storico è stato un caso. Tutto è nato da un gioco su un forum per appassionati: «Rintracciamo l’ultima 500?». È stato allora che Tona è andato a controllare il numero di telaio. Due anni fa la conferma di Fca: «Sì, la sua è proprio l’ultima».
Anche ieri la 500 turchese non ha tradito. Concluso il meeting, Luciano Tona è tornato a Milano e l’ha parcheggiata in garage. Domani andrà al lavoro in Brianza («Proprio di fronte all’autodromo di Monza: i motori sono nel mio destino»), con la sua 156: «Vorrei che la 500 finisse in un museo. Se lo merita».