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 2017  settembre 20 Mercoledì calendario

Ryanair resta nella bufera. La compagnia offre premi ai piloti che non fanno ferie

ROMA Ryanair tenta l’atterraggio d’emergenza per sfuggire alla tempesta dei voli annullati. Con una lettera inviata a tutti i piloti (quelli assunti e quelli “noleggiati” da agenzie specializzate) la compagnia finita al centro delle polemiche dopo aver cancellato 2.100 voli tra settembre e ottobre, di cui 700 solo in Italia, cerca di tappare i buchi in organico. Lo fa con una proposta molto invitante al personale: i comandanti che resteranno al loro posto in azienda, rinunciando a 10 giorni di riposo da qui all’ottobre 2018, avranno ben 12 mila euro. Una cifra che si riduce a 6 mila euro per i primi ufficiali. Inoltre la diaria per il pernottamento notturno fuori dalle basi di riferimento triplica arrivando a 75 euro al giorno. Un bonus mai visto dalle parti di Dublino che avvalora l’ipotesi di una corsa in massa dei piloti verso le braccia dei concorrenti, come nel caso di Norwegian, la linea aerea di lungo raggio low cost che ha fatto incetta di comandanti Ryanair nei mesi scorsi assumendone 140. In tutto, stima la Ialpa, l’associazione di categoria irlandese, i piloti che hanno detto addio a Ryanair sono 700.
Il grande caos che sta mettendo a dura prova la pazienza dei passeggeri Ryanair lasciati a terra da qui a ottobre nasce anche da queste defezioni, ma non solo. Le radici, che risalgono a prima dell’estate, sono anche nella politica del pugno di ferro nei confronti dei dipendenti mantenuta fino a ieri dai vertici della compagnia irlandese. Non a caso la vicenda è esplosa alla fine del periodo più caldo dell’anno per le linee aeree (aprile-agosto) durante il quale la low cost e molte altre compagnie, Alitalia inclusa, concedono col contagocce riposi. Ma al termine del divieto è partita la caccia di piloti e assistenti di volo al recupero della propria vita privata.
A rendere le cose ancor più difficili, nei mesi scorsi è arrivato il cambio di alcune pratiche commerciali che hanno pesato sulla puntualità degli aerei Ryanair. Anche se nessuno lo conferma ufficialmente, la distribuzione casuale dei posti è improvvisamente cambiata: prima dell’estate, in automatico al check-in online, più biglietti acquistati tramite un’unica prenotazione venivano sistemati nei posti più vicini. Da qualche mese il sistema distribuisce invece in maniera casuale le prenotazioni fatte da una stessa persona, allontanando i posti assegnati di qualche fila. Questo probabilmente per convincere i clienti ad acquistare con un costo tra i 4 e i 15 euro, il posto garantito vicino ai propri cari o amici. Una scelta che ha sicuramente gonfiato il fatturato della compagnia irlandese ma ha anche fatto sì che all’interno degli aerei i passeggeri seduti lontani da fidanzate e figli abbiano cominciato a rallentare le operazioni che precedono il volo, cercando in molti casi di scambiare posto con altri.
Anche la politica del doppio bagaglio a mano, uno standard e uno più piccolo, ha certamente causato ritardi fino a convincere la compagnia ad un recente passo indietro che permette una sola valigia di piccole dimensioni in cabina. Il risultato? Una débacle: la puntualità dei voli a settembre è scesa sotto l’80%, mancando i target minimi del 90%. Ecco perché questo mix di piloti in ferie o in fuga verso la concorrenza e politiche commerciali errate hanno dato il via alla cancellazione dei voli. Se resta ancora un mistero l’incapacità dei manager di un’azienda nata 30 anni fa, di mettere a punto i riposi da settembre a dicembre, le conseguenze sembrano invece chiarissime per i passeggeri e per la stessa Ryanair. In queste ore politici e sindacati chiedono un intervento duro dell’Enac. E l’Ente per l’aviazione civile ha già convocato i rappresentati della compagnia per domani. I disagi, dice il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio, «vanno monitorati e chi ha leso i diritti pagherà...». Per Delrio però, questo non può escludere Ryanair dalla partecipazione alla gara per Alitalia: «Quella irlandese è un’azienda sana e se vuole può presentare la propria offerta senza problemi».