Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2017  settembre 20 Mercoledì calendario

La grande responsabilità di Mentana, one man show dell’informazione

In palinsesto c’era «Il comandante Florent» ed Enrico Mentana ha avuto buon gioco a sostituire la prode Isabelle per occuparsi di un tema scottante, l’ormai usuale indagine legata a un caso di presunta corruzione e trasformata dal «circo mediatico-giudiziario» in un’arma impropria a uso politico («Bersaglio mobile», La7, lunedì, ore 21.24).
Stiamo parlando dell’inchiesta Consip e dei suoi clamorosi esiti giudiziari. Consip (acronimo di Concessionaria servizi informativi pubblici) è la centrale acquisti della Pubblica amministrazione italiana e il suo azionista unico è il ministero dell’Economia e delle Finanze (Mef), del quale è una società in-house. Purtroppo ci sono stati casi di corruzione (con denunce e arresti), ma alcuni carabinieri del Noe e alcuni magistrati della Procura di Napoli hanno approfittato dell’inchiesta per coinvolgere l’ex presidente Matteo Renzi e la sua famiglia. È successo più volte che qualcuno si sia preso la briga di condurre le indagini più per dimostrare un teorema che per provare un reato, e questo per la tenuta della democrazia non va bene.
Così Mentana ha ricostruito la vicenda, da solo, one man show, senza ospiti, con il prezioso aiuto dei colleghi del telegiornale. In termini linguistici, e non solo, non avere ospiti (quello a favore e quello contro) significa assumersi una grande responsabilità, specie quando la confusione è massima: i «vistosi errori» del capitano Giampaolo Scafarto, la spregiudicatezza del colonnello del Noe Sergio De Caprio, le «negligenze» del pm Henry John Woodcock, interrogato ora dal Csm. Ancora una volta Mentana ha fatto il suo lavoro, e cioè servizio pubblico.
E ancora una volta La7 ha dimostrato di essere un network a vocazione giornalistica. Di questo deve preoccuparsi il neo direttore Andrea Salerno: armonizzare i nuovi programmi con il «core business» della rete, che si regge soprattutto sull’informazione.