Corriere della Sera, 12 settembre 2017
Aceto balsamico di Modena all’inglese. Il tè Twinings ora si compra Acetum Weston (British foods): un’occasione meravigliosa. Il gruppo possiede Primark
Londra L’aceto balsamico di Modena parlerà inglese. Con una mossa decisamente in controtendenza rispetto all’isolazionismo da Brexit, la Associated British Foods, gruppo alimentare e commerciale quotato alla Borsa di Londra, ha acquisito la società Acetum, principale produttore italiano dell’aceto balsamico di Modena, prelibatezza che si fregia dell’Indicazione geografica protetta. Matrimonio tanto più interessante in quanto la Associated British Foods ha tra i suoi marchi il tè Twinings, storico brand inglese prediletto dalla Regina e leader di mercato anche in Italia: avremo in futuro un tè al profumo di balsamico o un aceto al sapore di Earl Grey?
Come che sia, il Ceo di Associated British Foods, George Weston, ha detto che «è un’occasione meravigliosa per diventare i custodi di un prodotto italiano con così grande reputazione. Abbiamo piani di crescita ambiziosi in tutto il mondo». Mentre Cesare Mazzetti, presidente di Acetum, ha aggiunto che «questa operazione conferma che le aziende dotate di Igp esercitano grande attrattiva nei confronti dei gruppi internazionali. Associated British Foods ha una grande reputazione per la capacità di sviluppare imprese familiari e non vedo l’ora di lavorare insieme a loro».
Quanto agli assetti del gruppo italiano, Mazzetti, che ne è il fondatore, rimarrà presidente di Acetum, mentre il co-fondatore Marco Bombarda continuerà come direttore del business. La società, che produce anche glasse balsamiche, aceto di vino e di mela e altri condimenti, ha realizzato nel 2016 vendite per 103 milioni di euro in oltre 60 Paesi: la lavorazione avviene in cinque siti a Modena e dintorni che impiegano circa 150 persone. I loro marchi includono Mazzetti, che è leader di mercato in Germania e Australia, oltre ad Acetum e Fini: nel complesso i prodotti sono distribuiti in oltre 60 Paesi e fra i mercati più importanti si annoverano Stati Uniti e Germania.
Da parte sua la Associated British Foods è un colosso internazionale che realizza vendite per oltre 13 miliardi di sterline e impiega 130 mila persone in 50 Paesi. Il gruppo ha attività significative in Europa, Sud Africa, Americhe, Cina e Australia: solo in Italia i dipendenti sono già 2500 e oltre a commercializzare il tè Twinings hanno portato nella nostra penisola i negozi Primark, catena di abbigliamento a basso costo che ha già conquistato larghe fette di consumatori britannici: il primo magazzino Primark ha aperto ad Arese nell’aprile del 2016 e oggi si contano punti vendita anche a Firenze, Brescia e Verona. L’altro ramo di attività già presente in Italia di Associated British Foods è la Ab Mauri, società che fornisce lieviti e altri ingredienti a panetterie e negozianti. In Germania e Austria l’acquisizione di Acetum è però al vaglio delle Autorità antitrust.
Proprio ieri i profitti della Associated British Foods hanno ricevuto una forte spinta dai risultati di vendita più che positivi di Primark: gli utili del conglomerato saranno «ben più avanti di quelli dell’anno scorso» grazie a un balzo del 13 per cento delle vendite della catena di abbigliamento. Anche questo è un effetto della Brexit: la svalutazione della sterlina e la stagnazione delle retribuzioni spingono i consumatori verso acquisti più abbordabili, come quelli offerti da Primark.