la Repubblica, 12 agosto 2017
Snapchat deludente e Wall Street non ci crede più
Banalmente, è una questione di tempo: non è possibile passare tutta la giornata davanti allo schermo del telefonino e postare sui social. Per cui non è possibile seguirli tutti. È una delle ragioni del crollo dei titoli azionati di Snapchat: il social di foto e messaggini “istantanei”. Nonostante la crescita di ricavi e utenti, non riesce a scalfire lo strapotere di Instagram, soprattutto da quando è entrato nel perimetro di Facebook. Lo dimostra il crollo del titolo a Wall Street (-12%) dopo la semestrale. Perché crescere non basta se non si dà l’idea al mercato di poter competere alla pari e se, nonostante l’aumento del giro d’affari, non si guadagna abbastanza con la pubblicità. Ecco il perché dei conti in rosso al 30 giugno: Snap è perdita per 443 milioni di dollari, quasi quattro volte di più del rosso da 115,9 milioni dello stesso periodo sul 2016. Gli utenti giornalieri attivi sono 173 milioni, gli analisti pensavano arrivassero a 175 milioni. E il titolo ha toccato il nuovo minimo storico dalla quotazione.