Corriere della Sera, 11 agosto 2017
Formentera in inverno e l’Olanda d’estate: le strade più belle
Formentera? Meglio in inverno. Pinete, boschi di ginepro sabina, campi coltivati e pascoli, laghi di acqua dolce e le celebri saline del Parque Natural de Ses Salines da godersi pedalando lungo filari di muro pagés, mulini e torri di vedetta, per poi scoprire la costa. Sull’isola ci sono 32 circuiti segnalati (non accessibili a automobili e motociclette). Tutt’altra cosa rispetto al clima mondano di questo mese: una vacanza slow (ma in movimento), sempre più richiesta, e con proposte sempre più articolate. Dall’Olanda alle Baleari, dalla Lituania al Costa Rica.
Si calcola che il cicloturismo abbia generato nel mondo 44 miliardi di euro di fatturato. Punto di riferimento associazionistico per chi sale sul sellino in Italia è la Federazione Italiana Amici della Bicicletta (www.fiab-onlus.it), che con 150 associazioni territoriali ogni anno coinvolge circa 100 mila persone nelle sue attività: gite, weekend, escursioni, ciclo-vacanze, BiciViaggi in Italia e all’estero (il calendario su www.andiamoinbici.it). Difficile, certo, il confronto con la pista ciclabile luminosa ispirata alla «Notte stellata» di Van Gogh realizzata nella provincia di Noord Brabant dal designer olandese Daan Roosegaarde, che cattura la luce del giorno per illuminarsi appena cala il buio. Cosa ci allontana dall’Olanda, Paese pioniere del cicloturismo? «Lì non si contano i chilometri di piste ciclabili. Il ciclista si muove bene su tutte le strade, grazie a un sistema (su cui il Paese lavora in maniera continuativa da decenni) di piste e corsie segnalate dappertutto», riferisce Enrico Chiarini, consigliere nazionale Fiab, appena rientrato da un viaggio per 50 cicloturisti nella terra dei tulipani e dei canali che è arrivato alla riserva naturale di Meijendel (vicino a L’Aia), con le sue dune lungo il mare del Nord raggiungibili solo in bici.
Più vicino a noi, l’ultimo cicloitinerario entrato nel circuito Eurovelo è la Via Rhona, su cui la Francia sta facendo grossi investimenti. «Non ci sono ancora i numeri del Danubio e della Loira, ma la ciclovia del Rodano sta aumentando le sue presenze del 40 % all’anno, e ogni anno ci sono nuovi percorsi protetti lungo i 600 km del tratto francese dove, ricordiamo, il trasporto bici su treni regionali è gratuito. La cosa bella è che la via Rhona sta riqualificando anche gli ambienti urbani. Ad esempio, il percorso ciclo-pedonale ha rivitalizzato il lungofiume di Lione, che ha cambiato volto con locali galleggianti e famiglie a passeggio», dice Michele Mutterle, segretario organizzativo Fiab di ritorno dalla ciclovia che dalle sorgenti del Rodano, in Svizzera, arriva alla Camargue. Circa 800 euro di budget per una settimana di viaggio spostandosi in bus con trasporto bici e bagagli. Sabato 19 agosto parte il prossimo gruppo Fiab, alla scoperta delle capitali d’Oriente, da Zagabria a Lubiana.
In occasione del 200° anniversario dall’invenzione della bicicletta, anche la Lituania ha selezionato i suoi 5 percorsi da provare almeno una volta nella vita: da Alytus a Varena, lungo un’antica linea ferroviaria; attorno al lago Plateliai, alla ricerca del diavoletto della palude; nel parco di Gražutė; lungo la Penisola Curlandese, tra dune, streghe e cormorani; a Trakai, seguendo le tracce di Vytautas il Grande. Avventure in Oman per gli amanti della mountain-bike, che possono esplorare i massicci dell’Hajar, fino ai 3.000 metri. Ben più giù, Maiorca offre ai cicloturisti una catena montuosa che si estende per 90 km lungo la costa e la macchia mediterranea, la Serra de Tramuntana, patrimonio Unesco. Ancora più giù, un brivido pedalare attorno al Lago Arenal, in Costa Rica. Siete a Santo Domingo? Potete noleggiare una bici ma anche divertenti mezzi come i Trikke, veicoli eco-friendly su tre ruote.