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 2017  agosto 10 Giovedì calendario

L'OMICIDIO CERCIELLO E L’HOTEL DEI MISTERI – BLITZ DEGLI INVESTIGATORI NELLA CAMERA D’ALBERGO DEGLI AMERICANI ACCUSATI DELL'OMICIDIO DEL CARABINIERE - UNO DEI DUE, FINN ELDER, SPOSTATO IN ISOLAMENTO A REBIBBIA NELL’AREA DOVE SONO CONFINATI I RECLUSI IN STATO DI DIFFICOLTÀ PSICHICA - ANCORA NON SONO NOTI I RISULTATI DELL'AUTOPSIA E L'ESAME SUI VESTITI INDOSSATI QUELLA NOTTE DAL CERCIELLO: DOVREBBERO CHIARIRE LA... -

Lunedì scorso i carabinieri sono nuovamente tornati per un sopralluogo nella stanza 109 dell' hotel Le Meridien Visconti, in Prati. Quella occupata dai due ventenni americani - Finnegan Lee Elder e Gabriel Natale Hjorth - accusati dell' omicidio del vicebrigadiere Mario Cerciello Rega avvenuto nella notte tra il 25 e il 26 luglio scorso all' angolo tra via Federico Cesi e via Pietro Cossa.

La camera è ancora sotto sequestro: «Si, i carabinieri sono stati qui lunedì » dicono all' albergo. « In quell' occasione sono nuovamente saliti nella stanza che ancora non è disponibile. Pattuglie di carabinieri vengono però ogni giorno » continuano. « Non si sa perché, né è chiaro cosa vengano a fare: ma è così da quando è stato scoperto che i due indagati per il delitto soggiornavano da noi».

Lo stesso raccontano i portieri degli stabili che si trovano di fronte all' ingresso dell' hotel: «Li vediamo ogni giorno» spiegano. I due ragazzi si trovano in carceri diversi: Natale Hjorth a Regina Coeli, Finnegan Lee Elder a Rebibbia. Chi li ha visti racconta di due persone molto provate: Finn Elder si trova in quell' area del carcere di Rebibbia dove sono confinati i reclusi in stato di difficoltà psichica. Proprio nella zona in cui domenica scorsa un detenuto ha dato fuoco a un materasso costringendo all' evacuazione. Elder è in isolamento, anche perché, spiegano, sarebbe sbagliato metterlo tra i detenuti comuni, non parla italiano ed è ancora frastornato per quello che è successo.

Natale Hjorth, invece, è stato incontrato a Ferragosto dai radicali che, come ogni anno in quella data, visitano 72 penitenziari italiani, tra cui Rebibbia e, appunto, Regina Coeli. «A San Francisco forse non sarei in carcere: sarei uscito su cauzione », avrebbe detto in quell' occasione. Il ragazzo è uno dei 1020 detenuti del complesso carcerario che potrebbe ospitarne un massimo di 616.

Nella notte dell' omicidio sotto la pensilina della Unicredit dormiva, come sempre, un senza tetto straniero, che nella prima parte della serata stazionava insieme ad altri amici proprio di fronte alla farmacia e al luogo del delitto, seduto su un portafiori vuoto da tempo, bevendo e fumando. Per poi, tra cartoni e un vecchio zaino, addormentarsi al riparo della banca. «Ma non ho visto e sentito niente» dice, un po' impaurito. «Dormire per strada significa anche riuscire a isolarsi dal mondo esterno, non " udire" più nulla, perché altrimenti la vita diventerebbe impossibile » .

Ormai però l' uomo sotto la pensilina non si vede più e neanche i suoi amici. Qualcuno si è spostato più in là, nessuno parla. L' uccisione del vicebrigadiere Mario Cerciello Rega avvenne alle 3.12 di notte. I due ragazzi erano stati a Trastevere, dove erano entrati in contatto con Sergio Brugiatelli che si era offerto di mediare un acquisto di 80 euro di cocaina. Nel momento della consegna della droga, però, alcuni militari in borghese avevano tentato di bloccarli. ed Elder e Hjorth erano scappati portandosi dietro lo zaino del " mediatore". Brugiatelli - che nello zaino aveva documenti e cellulare - aveva poi chiamato il proprio numero di telefono. Gli aveva risposto Natale Hjorth chiedendo, per la restituzione dello zaino, 100 euro e cocaina e dandogli appuntamento nei pressi dell' albergo, all' angolo tra via Cesi e via Cossa.

Alle 3.12, però, all' appuntamento si erano presentati i due carabinieri. Ne era nata una colluttazione ed Elder aveva tirato fuori un Ka-bar, un coltello da Marine. E con questo aveva colpito 11 volte Cerciello Rega. Ancora non sono noti i risultati dell' autopsia e l' esame sui vestiti indossati quella notte dal vicebrigadiere: dovrebbero chiarire la dinamica dell' accoltellamento. Elder Lee ha infatti sempre sostenuto che si sia trattato di legittima difesa.