La Gazzetta dello Sport, 17 luglio 2017
I colpi del fisco spagnolo sull’impero di Mendes
Un’estate calda, questa, per Jorge Mendes. Oltre all’abituale ingente mole di lavoro per seguire le decine di giocatori, allenatori e club assistiti, al super procuratore portoghese tocca lavoro extra: rispondere alle numerose domande degli agenti del fisco in Spagna e in Portogallo. Pochi giorni fa il quotidiano di Oporto Jornal do Noticias ha pubblicato che i finanzieri portoghesi stanno studiando a fondo gli affari chiusi da Mendes con 13 club del Paese negli ultimi anni. L’agenzia del procuratore, Gestifute, ha mostrato tranquillità e fiducia nel sistema però è indubbio che dopo le differenti rivelazioni filtrate negli ultimi 7 mesi da Football Leaks attraverso un pool di giornali europei, il nome di Mendes appare con grande continuità legato a indagini di vario tipo. Tutte di carattere fiscale.
IN 7 NEL MIRINO In Spagna sono già 7 i clienti di Mendes che sono finiti nel mirino della giustizia: Cristiano Ronaldo, José Mourinho, Radamel Falcao, Angel Di Maria, Pepe, Fabio Coentrao e Ricardo Carvalho. Tutti per aver evaso introiti derivanti dai diritti d’immagine attraverso la creazione di un complesso sistema di società offshore. Sembra uno schema preciso con diverse similitudini quello svelato con vari documenti da Football Leaks, però Mendes, chiamato a dichiarare il 27 giugno scorso a Madrid in qualità d’imputato nel processo a Falcao, ha negato ogni addebito smarcandosi dai giocatori e scaricando sui suoi assistiti ogni responsabilità.
L’ACCUSA DI FALCAO Il problema per Mendes, però, è che Falcao dichiarandosi colpevole e accettando multa e condanna ha affermato davanti al giudice che lo schema di società offshore era idea di Mendes. Il colombiano, oggi in forza al Monaco, ha versato nei giorni scorsi dalla filiale bancaria dell’Atletico Madrid, club al quale apparteneva al momento dell’evasione, una multa da 8,2 milioni di euro. Era accusato di aver occultato guadagni per 5,6 milioni.
MULTE VARIE Il 22 giugno era stato Di Maria a pagare 2,2 milioni per un’evasione da 1,3 milioni chiusa anche con una condanna a 16 mesi di carcere (che l’argentino, incensurato, non sconterà in quanto la pena è inferiore ai due anni). Ricardo Carvalho ha saldato il suo conto con la giustizia spagnola pagando 800 mila euro mentre restano aperti i procedimenti nei confronti di Coentrao, accusato di aver occultato introiti per 1,2 milioni, Jose Mourinho, 3,3 milioni, e soprattutto Cristiano Ronaldo, atteso in aula nel suo comune di residenza vicino a Madrid, Pozuelo de Alarcon, il 31 luglio prossimo, per una presunta evasione di 14,7 milioni di euro. Ronaldo ha già versato una multa da 9 milioni di euro per regolare imprecisioni fiscali nel 2011, così come Mourinho ha pagato 1,1 milioni nel 2015.
PERDITA D’INFLUENZA Il fisco spagnolo non ha nel mirino solo Mendes, ovviamente: Messi è stato condannato a 21 mesi di carcere e ha pagato una multa multimilionaria, condanna e sanzione anche per Mascherano, sanzione per Casillas, in fase di studio i casi di Filipe Luis, Jackson Martinez e Diego Costa. Però è chiaro che la situazione di Mendes salta agli occhi. Anche perché, come facevano notare su Marca giorni fa, l’agente portoghese un tempo molto influente alla Casa Blanca, al momento al Real Madrid dopo i recenti addii di Pepe, Coentrao e James Rodriguez è rimasto con il solo Cristiano Ronaldo. Può essere una casualità dettata dagli sviluppi di carriere e mercato dei suoi giocatori, però coincide con questo assalto agli assistiti della Gestifute del fisco spagnolo.