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 2017  luglio 16 Domenica calendario

Pallanuoto, morbillo in Nazionale. In tre a casa alla vigilia dei Mondiali

Il morbillo e altri accidenti hanno attaccato ieri la Nazionale italiana di pallanuoto proprio nel giorno della partenza per i Mondiali di Budapest. I momenti in cui si allevano entusiasmi e speranze – il Settebello ha vinto il bronzo olimpico a Rio 2016 e in Ungheria giocherà come sempre almeno per il podio – sono diventati quelli della paura e dell’emergenza, con tre giocatori costretti al forfait e una comprensibile preoccupazione in tutto lo staff azzurro. Dopo i primi allarmi, al momento si può dire che la squadra è colpita ma non certo affondata, la Federnuoto assicura che la situazione è sotto controllo e il c.t. Sandro Campagna spiega che «lo choc emotivo verrà superato» e che «i sostituti faranno un grande Mondiale».
I ragazzi rimasti a casa sono Valentino Gallo, uno dei due mancini della squadra (elementi strategicamente fondamentali nel gioco), Alessandro Velotto e il portiere titolare Marco Del Lungo. A preoccupare è stata anzitutto la situazione di Gallo, ricoverato da una settimana all’Ospedale di Siracusa dopo che al torneo Sei nazioni era rimasto vittima di influenza e febbre alta: per il siciliano in realtà non c’è ancora una diagnosi certa e i medici, pur non escludendolo, non parlano ufficialmente di morbillo. La situazione di Gallo e alcuni altri casi di influenza più leggera nel gruppo hanno indotto il medico della Nazionale, Giovanni Melchiorri, a sottoporre i giocatori e lo staff a test sierologici precauzionali. Ne è emerso che Del Lungo ha un morbillo conclamato e che i dati di Velotto sono anomali e inducono alla prudenza: per questo anche lui ha lasciato il ritiro azzurro di Ostia.
Campagna ieri pomeriggio a Fiumicino prima della partenza per Budapest ha spiegato: «Noi tutti siamo risultati immuni al virus del morbillo e questa è la cosa più importante». Non solo per il Settebello, che in serata ha svolto il primo allenamento in vista dell’esordio di domani a mezzogiorno contro la Francia, ma per tutta la spedizione azzurra in Ungheria. A parte il gruppo del fondo, decentrato sul Lago Balaton, gli altri azzurri di nuoto, pallanuoto femminile, nuoto sincronizzato e tuffi alloggiano infatti nello stesso albergo. 
Campagna, che già aveva sostituito nei giorni scorsi Gallo con Andrea Fondelli, ha trovato le alternative in Cristiano Mirarchi per Velotto e nel portiere Stefano Tempesti per Del Lungo. Proprio Tempesti, 38anni, è uno dei miti della pallanuoto italiana: dopo l’Olimpiade di Rio, la sua quinta, aveva annunciato il ritiro dalla Nazionale pur continuando a giocare e vincere con la Pro Recco, e in questi giorni era a casa a Genova con la famiglia in attesa di andare a Budapest in vacanza a vedersi le partite da tifoso. La raggiungerà invece oggi con una missione complicatissima: tornare rapidamente in forma per inseguire la sua terza medaglia iridata dopo l’argento di Barcellona 2003 e l’oro di Shanghai 2011: «Tempesti non ha bisogno di presentazioni, era a casa e si è reso subito disponibile – ha detto il c.t. —. Ci darà sicuramente una mano».
E mentre la situazione clinica dei tre malati in Italia, del Settebello e di tutta la spedizione azzurra a Budapest resta costantemente monitorata, non mancano le polemiche. I casi di morbillo in Italia sono in aumento e così le discussioni sulla legge sull’obbligo vaccinale di cui si sta dibattendo in Senato. Appreso del caso pallanuoto, il microbiologo e virologo pro vaccino Roberto Burioni non ha avuto dubbi: «E poi certi senatori dicono che non c’è nessuna emergenza morbillo... Stiamo facendo una figura da cavernicoli di fronte a tutto il mondo».