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 2017  maggio 23 Martedì calendario

Morandi «uccide» Modugno

È nata una nuova coppia. Artistica. Loro sono Fabio Rovazzi – quello che va a comandare col trattore in tangenziale e Gianni Morandi. Che non ha bisogno di presentazioni. Insieme fanno «Volare». Si chiama così il nuovo singolo col quale la strana coppia si è già conquistata apprezzamenti e ire del pubblico (non) pagante. Quello dell’Internet. Ogni riferimento a canzoni e cantanti esistiti speriamo sia puramente casuale. Perché, anche se è evidente che la canzonetta col Blu dipinto di blu del grande Modugno non abbia nulla a che fare, il rimando del titolo è ingombrante. Un sogno così non ritorna mai più. Anche loro lo sanno. 
Ciak, si gira. «La gente ti odia, Fabio. Ti odia perché hai fatto successo». «E io che cosa posso fare?», domanda costernato Rovazzi ad un Maccio Capatonda in fin di vita, nella scena che apre il videoclip. «Devi fare un featuring con l’unica persona al mondo che non è odiabile: Gianni Morandi», gli risponde il comico abruzzese esalando l’ultimissimo respiro. 
Praticamente: lo youtuber fa rapire Anna, la moglie di Morandi, per convincerlo a collaborare con lui. Sulle prime Gianni non ci sta, ma poi l’amore vince, quindi il menestrello bolognese si presta al siparietto pur di salvare la sua metà: «Ridatemi Anna, se no chi me le fa le foto?». Sui social, s’intende: «In effetti mi son lasciato un po’ prendere, tanto è vero che alla fine del video mia moglie mi confessa di avermi fatto rapire per togliermi da Facebook», ha confessato il cantante nel salottino buono di Rai 3. Certo, quello di Fabio Fazio. 
Online su Youtube da soli 4 giorni, la neonata hit si è già guadagnata lo splendore di 6 milioni e passa di visualizzazioni. E la scalata pare non abbia intenzione di arrestarsi. 
Sarà la curiosità. Sarà pure che la pletora di ragazzini e bimbiminchia, rimasti fedeli al monito comandereccio col quale il simpatico Rovazzi ha rincoglionito tutto il Paese la scorsa estate, continuano a seguire il loro beniamino con un entusiasmo commovente. Sarà pure – e qui la questione si fa ben più curiosa che a collaborare con lo youtuber più famoso d’Italia ci si è messo addirittura Gianni Morandi. Lui che un tempo si faceva mandare a prendere il latte dalla mamma, adesso duetta appeso a una gru col giovanotto meneghino. E dunque, eccovi servito un siparietto surreale nel quale il capitano (stavolta davvero coraggioso) si cimenta al fianco del baffuto compare che, tra un product placement e quell’altro, si conferma re dell’(auto)marketing. 
Sul perché l’artista di Monghidoro sia saltato da Claudio Baglioni allo smilzo youtuber, l’ha spiegato ancora lui stesso alle telecamere di «Che tempo che fa»: «Nasce tutto da “Andiamo a comandare”, lo vidi e mi colpì com’era costruito, la faccia strana del protagonista. Così feci un post dicendo che questo Rovazzi era bravo e due mesi dopo mi chiamò per chiedermi se potevamo fare una canzone insieme. Mi divertiva molto l’idea e quando mi ha raccontato la cosa mi è proprio piaciuta». Ed eccoci qui. Due artisti, ciascuno a suo modo, mezzo secolo di differenza anagrafica, una discreta cazzoneria da condividere e un percorso inverso: se uno ha cominciato da Youtube per poi fare il (non) cantante, quell’altro ha fatto il cantante per poi impallinarsi sui social. 
In ogni caso, se è vero come cantava il buon Gianni che «uno su mille ce la fa ma quanto è dura la salita», possiamo dire senza dubbio alcuno che Rovazzi ce l’ha fatta. Qualche dubbio sorge, invece, sulla discesa. Di Morandi.