Corriere della Sera, 19 maggio 2017
Addio a Daniele Piombi il signore elegante della tv
Milano Garbato, educato, elegante, un signore. Ogni persona porta con sé il suo bagaglio di aggettivi, ed è incredibile notare come le tante persone che hanno ricordato ieri Daniele Piombi, dopo la notizia della morte, abbiano usato sempre gli stessi. Il conduttore gentiluomo se ne è andato ieri, a Milano, dopo che la sua salute si era aggravata per una caduta sul terrazzo, nel 2015. Aveva 83 anni e 84 ne avrebbe compiuti a luglio.
L’annuncio è arrivato, sobrio come era sempre stato lui, sulla sua pagina di Facebook. Poche parole scritte dalla famiglia: «Oggi, la tv italiana ha perso uno dei suoi più grandi protagonisti. Il signore della tv ci ha lasciato. La sua straordinaria eleganza e la sua classe continueranno a vivere nei ricordi di chi lo ha amato e conosciuto. Ciao Daniele, fai buon viaggio».
Solo un giorno prima, sulla stessa pagina, era stata postata una foto del conduttore con la moglie Mirella, sposata nel 1980, con cui aveva due figli: erano di fronte al mare, il dito puntato verso l’orizzonte. Nelle sue ultime interviste, Piombi, pur con il suo stile calibrato come la sua dizione, non nascondeva più un certo disincanto nei confronti della televisione di oggi. «Per me ora la tv è deludente in confronto a certi capolavori che esistevano quando è nata. È ripetitiva. In generale c’è poca fantasia», aveva detto intervistato di recente da un’emittente siciliana. Lui, che alle tv locali è sempre stato legatissimo: «Sono arrivato in alcuni anni a fare 4 tv alla settimana, tutte locali. Giravo l’Italia come un commesso viaggiatore ma la gente mi fermava per strada, andava bene così», ricordava.
Ma l’amore, quello vero, era per la Rai. Lì ci sono stati i successi, il Cantagiro, Un disco per l’estate, il Festival di Napoli, i collegamenti dal Casinò per tre edizioni del festival di Sanremo. E poi la sua invenzione, nel 1960, quel Premio regia televisiva che consegnava gli Oscar della tv. Ezio Greggio lo ha salutato su Twitter, proprio ricordando come accettasse «sempre con il sorriso le mie battute quando venivo a ritirare l’Oscar. Se ne va un pezzo della storia della tv».
Conduttore popolarissimo e grande appassionato di giornalismo, Piombi – che era nato a San Pietro in Casale, in provincia di Bologna – aveva avuto Spadolini come docente di storia quando studiava Scienze Politiche a Firenze. Lo spettacolo è arrivato nella sua vita presto, a 22 anni, con il programma Rai Viaggiare. Da lì la sua carriera non si è mai fermata, danzando con eleganza tra radio e tv, reti nazionali e locali.
Aveva continuato a condurre gli Oscar tv, ma nel 2011 se ne era accommiatato, con amarezza: «Se questa è la tv non c’è più bisogno di premiarla», aveva detto e l’anno scorso, per la prima volta dopo 55 anni, la manifestazione non era andata in onda. Di certo un dispiacere. Ma che non è riuscito a scomporre il garbo del signore della tv.