Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 1979  dicembre 22 Sabato calendario

Qualcuno in carcere ha parlato rendendo possibile la retata di ieri

Le rivelazioni che hanno permesso ai giudici la retata del 21 dicembre proverrebbero da un detenuto convinto a parlare soprattutto dalle attenuanti speciali  previste dalle nuove norme  antiterrorismo varate dal governo Cossiga per chi collabora  concretamente alle indagini (l’articolo quattro del decreto legge, in vigore da pochi giorni,  prevede la riduzione della metà della pena per il terrorista che «dissociandosi dagli altri aiuta). Come sempre, nel gioco delle illazioni, cominciano a circolare anche dei nomi, primo fra tutti quello di Carlo Fioroni, il famoso «professorino» in passato legato a Giangiacomo Feltrinelli» coinvolto in due degli episodi chiave dell’inchiesta, il sequestro dell’industriale milanese, Carlo Saronio, e l’attentato alla Face-Standard. A interrogarlo  qualche giorno fa è stato il  consigliere istruttore Achille  Gailucci, titolare delle due  inchieste principali sull’eversione, il caso Moro, e l’insurrezione  armata contro i poteri dello  Stato contestata nel luglio scorso a Toni Negri, Oreste Scalzone, Franco Piperno e agli altri  leader di Autonomia operaia.