9 gennaio 1979
Morte di Leandro Remondini
MILANO — Stroncato da un attacco cardiaco nella sua abitazione milanese, all’età di 61 anni, si è spento Leandro Remondini, popolare figura del mondo del calcio. Nato a Verona il 17 novembre 1917, Remondini s’era affermato nei quadri della società scaligera quale terzino di grande temperamento in grado di ricoprire anche il ruolo di attaccante. A vent’anni fu ingaggiato dal Milan, ove rimase un anno per poi passare al Modena (1938-43), al Varese (1944), al Casale (1945-46), ancora al Modena (1946-47) e infine alla Lazio (1947). Nel 1950 aveva partecipato alla spedizione azzurra ai campionati del mondo in Brasile ove giocò la sua unica partita in Nazionale contro l’Uruguay. Intrapresa nel 1952 la carriera di allenatore, aveva diretto la nazionale turca, la Sambenedettese, il Livorno, il Catanzaro, il Palermo, il Taranto e il Perugia. Nei quadri tecnici della società umbra era rimasto anche dopo l’arrivo di Ilario Castagner, dal quale aveva ricevuto l’incarico di «osservatore» nel Nord d’Italia. È grazie alle sue segnalazioni che il Perugia si è assicurato le prestazioni di Bagni e Dal Fiume, attuali titolari nella formazione umbra. Lascia la moglie e il figlio Enrico che, da «mascotte» portafortuna, scendeva in campo col padre nel Modena del dopoguerra