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 1979  aprile 26 Giovedì calendario

Vane le ricerche dello scrittore Lucio Mastronardi

VIGEVANO (Pavia) — Man mano che passano le ore, diminuiscono le speranze di rintracciare ancora vivo lo scrittore Lucio  Mastronardi, 48 anni, l’autore di «Il maestro di Vigevano». Per tutta la giornata di ieri, i vigili del fuoco hanno scandagliato le acque del Ticino, dopo che nella prima mattinata è giunta in  commissariato la segnalazione di un ragioniere  vigevanese. Secondo quanto questi ha riferito al  dottor Pedone, vicequestore dirigente del locale commissariato, Lucio Mastronardi la mattina di martedì alle 9.20 si trovava sul ponte del Ticino ai confini tra Vigevano e Abbiategrasso; Mastronardi era uscito di casa verso le otto dicendo alla moglie che si sarebbe recato in ospedale per alcune analisi. In nosocomio però l’uomo si è fatto soltanto vedere per qualche minuto, ma non è stato sottoposto ad alcuna visita. «Pioveva a dirotto — ha detto il ragioniere — e Mastronardi era a piedi, bagnato fradicio. Si stava dirigendo verso Abbiategrasso. Io rientravo da Milano e non ho dato molta importanza al fatto, anche perché lo conosco bene. Poi, quando attraverso la radio e i giornali ho saputo della sua scomparsa, mi sono preoccupato di segnalare l’episodio». La moglie dello scrittore, Lucia Lovati di 38 anni, vive momenti di drammatica attesa nella sua casa in via Naviglio Sforzesco 24, la stessa da dove — nel novembre di cinque anni fa — Mastronardi in un momento di  sconforto si buttò dal quinto piano. La caduta venne attutita dal baule di una autovettura sul quale lo scrittore precipitò rimanendo solo ferito. Mastronardi guari dopo due mesi di degenza in ospedale. La signora Lovati continua a tenere contatti telefonici con la polizia. La donna ha lanciato anche un appello attraverso le radio locali. C’è chi dice di avere visto Mastronardi alla stazione ferroviaria, chi in corso Milano, chi sulla provinciale per Pavia. Tutte le segnalazioni vengono vagliate con particolare attenzione, ma la scomparsa di  Mastronardi rimane — a tre giorni di distanza — un vero e proprio mistero. Le ricerche, sospese ieri all’imbrunire,  saranno riprese questa mattina sempre nel fiume Ticino, in direzione di Pavia. Sono ricerche difficili e laboriose — sottolineano gli inquirenti — perché il fiume ha un’estensione vastissima ed è costellato di insenature e fosse. (dal Corriere della Sera del 27 aprile)