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 1979  aprile 25 Mercoledì calendario

Non è tornato a casa lo scrittore Lucio Mastronardi

Lo scrittore Lucio Mastronardi, 49 anni, è scomparso da martedì mattina. E’ uscito dall’abitazione di via Naviglio Sforzesco 24, vicino a piazza Ducale, nel cuore della vecchia Vigevano, verso le 7.50 per recarsi in  ospedale e poi ha fatto perdere le proprie tracce. La moglie Lucia Lovati, 38 anni, insegnante elementare, dopo una giornata di vane  ricerche presso parenti e  conoscenti, ieri mattina si è recata in commissariato e ha  denunciato la scomparsa del marito al vice questore, dottor  Pedone. La donna appare gravemente preoccupata per il marito, che negli ultimi tempi era molto depresso. Recentemente Lucio Mastronardi era stato ricoverato per circa un mese al Policlinico di Pavia per una grave malattia. Le prime indagini svolte  dalla polizia hanno permesso di accertare che Mastronardi lunedì mattina si è recato in ospedale a Vigevano, dove è stato notato da alcuni  infermieri, senza tuttavia  sottoporsi a prelievi di sangue per alcune analisi cosi come aveva detto alla moglie prima di uscire di casa. Secondo le  testimonianze raccolte dagli inquirenti lo scrittore è stato visto per l’ultima volta alla stazione ferroviaria della città lomellina. Erano circa le nove e trenta. Non è stato possibile stabilire se Mastronardi è salito sul treno. La cosa, comunque, appare probabile. Per questo gli agenti del commissariato di Vigevano hanno esteso le ricerche in tutta la Lombardia. Al momento della  scomparsa lo scrittore indossava  pantaloni di velluto blu, una giacca di lana con risvolti in renna e camicia di colore beige. In tasca, secondo quanto ha  dichiarato la moglie agli  inquirenti, Mastronardi aveva  pochi soldi; non più di ventimila lire. La moglie Lucia Lovati per tutta la giornata di ieri è  rimasta in fiduciosa attesa assieme alla figlioletta Maria di cinque anni nella casa di via Naviglio Sforzesco. Al vice questore, dottor Pedone la donna ha detto: “E’ la prima volta che mio marito manca da casa per tutta la notte. Altre volte, invece, era rientrato con un certo ritardo, anche di due o tre ore. Non vorrei che avesse commesso qualche sciocchezza». Già nel novembre 1974 Mastronardi aveva tentati di uccidersi gettandosi dal balcone di casa, al quinto piano (Giuseppe Gallizzi sul Corriere della Sera del 26 aprile)