10 novembre 1979
La Chiesa in rosso per 17 miliardi
I cardinali riuniti in concistoro al termine dei lavori hanno stilato un comunicato in cui si tratta dello stato finanziario della Chiesa, un argomento svolto anche da papa Giovanni Paolo II. Scrivono: «Il considerevole deficit emergente ogni anno di più (per l’anno 1979 è previsto intorno ai 17 miliardi di lire, pari a circa 20 milioni 240 mila dollari Usa, con prevedibile aumento per il 1980) ha potuto essere coperto finora grazie alle offerte volontarie pervenute dal mondo cattolico, in particolare per "l’Obolo di San Pietro", in merito al quale è stato fornito agli eminentissimi cardinali un esatto, particolareggiato prospetto, per l’anno 1978, con riferimento anche alle cifre complessive degli ultimi anni precedenti». A tutto questo il concistoro aggiunge un amaro rilievo: «Se le spese — scrivono i porporati — continuassero ad aumentare con il ritmo presente (particolarmente per gli A tutto questo il concistoro aggiunge un amaro rilievo: «Se le spese — scrivono i porporati — continuassero ad aumentare con il ritmo presente (particolarmente per gli aumenti dell’inflazione e dei costi della vita) e le entrate permanessero nella misura attuale, la Santa Sede verrebbe nel giro di pochi anni a trovarsi in gravi difficoltà per poter adeguatamente provvedere al governo centrale della Chiesa e all’esercizio della sua missione di evangelizzazione e di carità. Essi pertanto, mentre hanno sottolineato la necessità che le spese siano per quanto possibile contenute, hanno insieme manifestato piena comprensione di un problema che è la volontà di essere fraternamente vicini al Santo Padre nel cercarne là soluzione».