12 settembre 1979
Finte richieste dei finti sequestratori di Sindona
Roma. Nello studio di Rodolfo Guzzi, avvocato di Michele Sindona, è recapitato un plico postale spedito da New York e preannunciato dai sedicenti sequestratori di Sindona. All’interno del plico una foto di Sindona con un cartello al collo su cui è scritto "Il giusto processo lo faremo noi" e una lettera per l’avvocato in cui Sindona propone una serie di richieste che afferma essere avanzate dai suoi sequestratori. Le richieste riguardano tra l’altro: "Lista dei 500 - fornire nomi. Nomi delle società di proprietà o su cui potevano disporre persone connesse con la Democrazia Cristiana. Lo stesso per il Psi e per il Psdi. Pagamenti effettuati a partiti politici o a personalità politiche". Richieste, precisa Sindona, avanzate dal Gruppo Proletario di Eversione per una Giustizia Migliore, che ha rivendicato il sequestro (https://sites.google.com/site/storiadelmovimentooperaio/cronologia/1979)