14 luglio 1979
Si sposa Vallanzasca
Nel carcere di Rebibbia, Renato Vallanzasca sposa Giuliana Brusa, cugina di primo grado di Claudio Gatti, di anni diciannove, che gli scriveva lettere appassionate e per vederlo andava a Firenze per partecipare a tutte le udienze del processo per l’omicidio di Montecatini. Dopo il matrimonio Vallanzasca pretese che lei smettesse di lavorare. I festeggiamenti furono faraonici. «Una torta che arrivava al soffitto. Champagne a fiumi, ma nel vero senso della parola. Cento bottiglie e altre trenta per noi alla Sezione speciale, dove i festeggiamenti proseguirono. Mentre tutti i millecinquecento detenuti di Rebibbia ebbero il loro birillo di Taitinger a cranio. Senza trascurare il fatto che non ci fu organo di stampa che non continuò a parlare dell’evento per giorni e giorni. Se ci eravamo prefissi di far sapere al mondo intero del nostro matrimonio, inteso come mio e di Francis, avevamo ottenuto lo scopo». Turatello gli regalò una svastica in oro massiccio con i bordi in onice nera tempestata di brillanti, valore novanta milioni dell’epoca. «So benissimo che non sei fascio, gli disse, ma mi diverte l’idea di metterti in imbarazzo con i tuoi amici compagni». Gli cedette anche una quota delle bische, che Vallanzasca accettò a condizione di usare i proventi per mantenere «parecchi bravi ragazzi» in carcere. (leggi qui la biografia di Vallanzasca)