Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2017  marzo 27 Lunedì calendario

Pd, Renzi vince in fabbrica ma è scontro sull’affluenza

Il tam tam corre sui cellulari dei colonnelli renziani e, malgrado non sia numericamente significativo, rincuora gli animi. Matteo Renzi vince in luoghi simbolo come Mirafiori e alla Bolognina. Andrea Orlando si piazza secondo, però incassa un appoggio di peso: Enrico Letta annuncia che voterà per lui. Colpito dal fatto che sia stato l’unico a partecipare alla manifestazione di Roma per l’Europa e con la motivazione che «è un candidato che unisce. Il Pd è una storia di tante persone, non il comitato elettorale di un capo».
Frecciate sulla flessibilità
Letta non risparmia frecciate, anche sulla flessibilità ottenuta dall’Ue sfruttata non a dovere. Renzi però si consola con dati indicativi di una tendenza, quella di una sinistra «che per ora non riesce ad affermarsi nei luoghi dove dovrebbe essere più forte», dicono i suoi seguaci. Galvanizzati dalle tabelline dei circoli a una settimana dalla chiusura del voto tra gli iscritti.
La capitale a rischio
Ma se gli operai per ora tifano Renzi, anche se i sondaggi lo danno vincente in tutta Italia, nel suo quartier generale i riflettori sono puntati sulle grandi città. Da Torino le notizie dai circoli sono positive, preoccupa invece quel che succederà a Roma, dove si deve ancora cominciare a votare. E dove l’ostilità degli apparati del Pd contro il commissario Orfini si fa sentire. Come si premuravano di far sapere i seguaci di Orlando al battesimo della sua candidatura all’Eliseo con Nicola Zingaretti. Del resto la polemica di venerdì scorso tra Orfini e i sostenitori di Orlando sulla regolarità del congresso romano la dice lunga e fa prevedere strascichi nelle urne congressuali.
Mirafiori renziana
Le buone notizie per Renzi arrivano da alcune realtà aziendali: al Circolo 2 Santa Rita – Mirafiori Nord, la mozione Renzi ha incassato il 76% dei consensi degli iscritti (82 voti), Orlando il 17% (19 voti), Emiliano il 7% (6 voti). Percentuali bulgare pure al circolo di Pomigliano. A Pistoia alla Hitachi ex Breda, a Piombino dentro il polo siderurgico. Ma alcuni operai metalmeccanici del Circolo delle Fabbriche di Piombino lamentano i «numeri non entusiasmanti» in una lettera aperta al Pd, diffusa dalla mozione Orlando. Perché alle votazioni «hanno partecipato 29 persone, di cui operai solo circa una decina. Abbiamo visto partecipare al voto diverse persone che con la fabbrica non c’entrano nulla e che non abbiamo mai visto alle nostre riunioni, ma che stavolta si sono puntualmente presentate per votare al congresso». Anche qui dunque non mancano le polemiche: che esplodono tra le due fazioni sui dati dei partecipanti. Il renziano Matteo Richetti sbandiera un’affluenza tra gli iscritti pari al 61%, superiore a quella del 53,55% del 2013. Il portavoce di Orlando ribatte che «la percentuale dei partecipanti sarebbe inferiore al 50%, anche in zone come l’Emilia Romagna dove storicamente la partecipazione è sempre stata molto forte».