giugno 1979
La Cia nei guai perché Tatò trasloca e bisogna spostare le cimici
La Cia ha messo un paio di cimici nel piccolo appartamento di via de’ Nari dove vivono Tonino Tatò, portavoce di Enrico Berlinguer, e sua moglie Giglia Tedesco. In questa casa, infatti, Enrico Berlinguer tiene le riunioni più delicate e riservate. La Cia ha posto la sua stazione d’ascolto (Listening Post) in piazza del Biscione. Senonché, proprio in questi giorni, Tatò ha deciso di traslocare e, «approfittando del trasloco, Tatò e Tedesco avevano deciso di mandare i loro mobili più vecchi da un restauratore. La Cia doveva rimuovere il blocco di legno dove stava la cimice. Ma non era agosto. E il centro della città brulicava di romani e di turisti. Si optò per un piano alternativo: il giorno in cui la credenza sarebbe dovuta essere portata dal restauratore posizionarono la loro stazione d’ascolto mobile - un furgone Fiat bianco con apparecchiature elettroniche di ogni genere - nei pressi di via de’ Nari. Seguirono poi il camion del restauratore fino al suo negozio a Montesacro. Quella notte un team di specialisti entrò dentro e rimosse il blocco di legno» (leggi qui l’articolo di Claudio Gatti in cui si racconta lo spionaggio americano dei comunisti).