giugno 1979
Roberto Calasso, il dissolutore
«Un anonimo redattore di “Controinformazione”, rivista vicina alle Brigate Rosse, adopera a proposito delle edizioni Adelphi la parola “dissoluzione”. L’articolo si intitolava “Le avanguardie della dissoluzione” e definiva la Adelphi “aurea struttura portante della controrivoluzione sovrastrutturale”. Il legnoso estensore guardava con preoccupata ammirazione quel catalogo di autori eccelsi e un po’ tenebrosi “al cui fascino si piegano devotamente i rivoluzionari stessi”. Il Don Giovanni editoriale, dunque, prima che dissoluto era dissolutore, e chissà che i brigatisti non avessero in mente il “Verdampfen” della nota frase di Marx ed Engels: “Tutto ciò che è solido si dissolve nell’aria”» (Guido Vitiello).