la Repubblica, 24 marzo 2017
Le storie. Un volo dal ponte per evitare il killer. La città spera per la ragazza romena
LONDRA Ogni attentato ha un volto. Quello del 2001 alle Torri Gemelle: una donna ridotta a una maschera di polvere imbiancata. Quello del 2005 nel metrò di Londra: una donna con il viso coperto dalle bende. Un’altra donna presta il volto all’attacco di ieri. O meglio, per ora solo il corpo. La faccia la conosciamo da foto che la ritraggono sorridente, in posa davanti a uno sfondo di grattacieli. Il corpo l’abbiamo visto, grazie a un video amatoriale, cadere nel Tamigi dal ponte di Westminster. Cadere o tuffarsi, nel tentativo di non finire sotto le ruote dell’auto del terrorista? A questa domanda, non c’è una risposta sicura. Di certo si sa che Andreaa Cristea ha 29 anni, è rumena, fa l’architetto ed era in vacanza nella capitale britannica per celebrare il compleanno del fidanzato. Forse un sopralluogo per la luna di miele, perché avevano intenzione di sposarsi.
Il fuoristrada che correva a oltre 100 all’ora sul marciapiede del ponte, falciando passanti come birilli, ha interrotto i loro piani. Andreaa se l’è visto vedere addosso. Il suo fidanzato anche. Lui se l’è cavata con una ferita a un piede. Lei è finita in acqua. Un lungo volo fino al gelido fiume color del fango che attraversa Londra. Sbalzata dall’auto: comunque meglio che finirci sotto. Oppure, d’istinto, in una di quelle decisioni che si prendono in una frazione di secondo, saltando al di là del parapetto. Come che sia, è viva ma in gravi condizioni, riferisce l’ambasciatore rumeno Ram Mihalache: «Ha brutte ferite alla testa e seri danni ai polmoni. Erano turisti. Hanno avuto sfortuna». O fortuna, se Andreaa se la caverà, se non è da includere nella mezza dozzina di feriti che, secondo un bollettino, lottano tra la vita e la morte. Le imbarcazioni che navigano sul Tamigi, prevalentemente portando in giro visitatori stranieri o trasportando rifiuti, l’hanno vista quasi subito mentre si dibatteva nell’acqua. Con gli abiti addosso, l’impatto dell’urto con il fiume, forse le contusioni provocate dall’auto, è un miracolo che non sia andata subito a fondo. L’hanno ripescata. E adesso è in ospedale. Un autista di bus dice che, dopo aver fatto uscire tutti i passeggeri sul ponte, ha sentito qualcuno gridare: «La mia ragazza si è buttata giù». Il video mostra il corpo che cade. Londra spera di rivedere presto il suo sorriso.