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 2017  marzo 24 Venerdì calendario

Volkswagen, primo bond dopo il dieselgate

Il ritorno di Volkswagen sul mercato del debito dopo lo scandalo dieselgate è stato con il botto: il bond da 7,5 miliardi di euro ha raccolto richieste dagli investitori per 22 miliardi. L’obbligazone del gruppo tedesco è stata collocata in quattro tranche con scadenze comprese tra due anni e 10 anni: la scadenza più breve è stata prezzata con uno spread di 30 punti base sull’Euribor a 3 mesi, quella 4 anni 40 punti base sul midswap, la tranche con scadenza da 6 anni e mezzo 80 punti base. Per il bond a 10 anni lo spread è stato di 115 centesimi sul tasso di identica scadenza. Quasi doppio il volume dell’emissione rispetto alle attese della vigilia, circa 4 miliardi di euro.
Un ritorno atteso quello di Volkswagen da sempre uno dei corporate più attivi sul mercato dei capitali, fino all’agosto 2015 quando ha azzerato la sua attività. «È un momento importante per il gruppo», ha detto Jorg Boche, capo della tesoreria della società durante il road show con gli investitori. Quella di ieri potrebbe essere la prima di una serie di bond da collocare durante l’anno anche in valute estere, tra cui dollari.
Il risultato dell’emissione dimostra la ritrovata fiducia del mercato verso il gruppo automobilistico, dopo una vicenda che «non è ancora completamente risolta», ha aggiunto il manager. Subito dopo lo scoppio dello scandalo, Volkswagen attivò una linea di credito di emergenza che comprendeva un prestito ponte da 20 miliardi di euro per coprire le esigenze finanziarie immediate. Nonostante diversi accordi transattivi negli Usa, altre spese legali sono attese sul fronte delle azioni avviate dagli azionisti per un ammontare stimato di 10 miliardi di dollari. Volkswagen ha disponibilità liquide nette per 27,2 miliardi di euro a fine 2016 ha aggiunto il capo della tesoreria, con un target per l’anno in corsi di 15-20 miliardi di euro. Ieri il titolo in Borsa ha guadagnato l’1,7% a 136 euro.