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 2017  marzo 23 Giovedì calendario

Cancro, per la prima volta morti in calo: «Grazie a prevenzione e terapie mirate»

Le diagnosi di cancro continuano ad aumentare, in particolare per le donne, ma per la prima volta, nel 2013, c’è stato un calo del numero di morti rispetto all’anno precedente. Il dato italiano segna un meno 1.134 che è figlio di vari fattori. Intanto, una maggiore attenzione alla prevenzione e agli screening oncologici, poi anche i crescenti successi di terapie sempre più mirate, cioè personalizzate sul paziente.
Le morti per tumore nel 2013, secondo i dati Istat, sono state 176.217. Nel nostro Paese ogni giorno circa mille persone ricevono una diagnosi di tumore. Il più frequente nel 2016 è stato quello al colon- retto (55mila diagnosi), seguito da seno (50mila), polmone (40mila) e prostata (35mila). Le diagnosi sono in aumento per le donne (176.200 nel 2016 contro 168.900 nel 2015), e in calo per gli uomini (189.600 contro 194.400).Nel 2015 i malati ancora vivi erano 3 milioni, nel 2016 il numero è salito a 3.100. I dati sono comunicati dall’Associazione italiana di oncologia medica (Aiom), che sottolinea l’importanza dell’oncologia di precisione. «Oggi – dice il presidente dell’associazione, Carmine Pino – sappiamo che non esiste “il” tumore ma “i” tumori e che la malattia si sviluppa e progredisce diversamente in ogni persona. Perché il paziente possa ricevere una terapia di precisione è necessaria una diagnosi con test specifici che si eseguono in laboratori di qualità». Grazie a questa tecnica si possono predisporre trattamenti che agiscono su specifiche alterazioni del Dna della cellula tumorale. Così sono stati fatti, ad esempio, grandi progressi nella cura del melanoma. La sopravvivenza al cancro è condizionata dalla fase nella quale viene diagnosticata la malattia e dall’efficacia delle terapie. In Italia è mediamente più elevata rispetto alla media europea per molti tipi di tumore. In generale, nel nostro Paese la sopravvivenza a 5 anni è del 68% per i tumori più frequenti e al 55% per quelli rari. Le due neoplasie più diffuse per uomo e donna, cioè prostata e seno, hanno sopravvivenze a 5 anni vicine al 90%.