5 aprile 1979
Libertà provvisoria per Sarcinelli
Libertà provvisoria per Mario Sarcinelli, direttore generale della Banca d’Italia, arrestato dal giudice Alibrandi (vedi 24 marzo). Testimonianza di Giuseppe Guarino: «Libertà sì, ma intrisa di veleno. Il giudice aveva concesso la libertà provvisoria. Ma avrebbe disposto la sospensione dai pubblici uffici. La misura riguardava formalmente Sarcinelli, ma colpiva anche Baffi, le cui imputazioni erano identiche a quelle di Sarcinelli. Il governatore veniva di fatto delegittimato. La reazione pubblica, quella dei circoli accademici, dei più autorevoli quotidiani, delle più accreditate istituzioni finanziarie fu d’indignazione e sconcerto. Alibrandi, con pervicacia e assoluta sconsideratezza, minava l’autorità e il prestigio della banca centrale e del suo governatore, nello stesso momento in cui Baffi, con piena delega del governo, rappresentava il paese nella difficile trattativa avente ad oggetto il Sistema monetario europeo (Sme), preludio della costituenda Unione monetaria. Baffi trattava direttamente, in nome dell’Italia con capi di stato e di governo, oltre che con banchieri centrali. Godeva della più alta considerazione». (su tutta la vicenda vedi l’articolo di Orazio Carabini).