20 aprile 1979
Quattro chili di tritolo esplodono a Roma sotto il Palazzo Senatorio
Un ordigno ad alto potenziale scoppia nella piazza del Campidoglio provocando gravi danni. L’attentato non provoca una strage per caso. Un’ora prima che scoppiasse la bomba, infatti, si era appena conclusa la seduta del consiglio comunale, mentre la piazza, solitamente affollata di turisti, era vuota a causa di un temporale. La bomba, composta da quattro chili e mezzo di tritolo e collocata sotto il portale del Palazzo Senatorio, al momento dell’esplosione ne divelse il portale, l’arcata e le colonne di sinistra, danneggiando poi il basamento del monumento equestre a Marco Aurelio. Tra le tante telefonate che il giorno dopo rivendicarono l’attentato, una fece riferimento all’arresto di Claudio Minetti, che il giorno prima aveva ammazzato a coltellate il militante comunista Ciro Principessa, di 19 anni. L’attentato al Campidoglio fu in seguito attribuito alla formazione neofascista "Movimento rivoluzionario popolare" (Mrp), nato dallo scioglimento del gruppo "Costruiamo l’azione".