10 aprile 1979
Cuccia incontra Sindona a New York
Cuccia è a New York dove sta spiegando a Michele Sindona perché Mediobanca non può aiutarlo. Cuccia annota nel suo diario, alla data di oggi: «Sindona aveva dichiarato che io potevo essere più utile da vivo che da morto e aveva quindi fatto sospendere specifiche iniziative nei miei confronti. Invece, Sindona riteneva di doversi assumere la responsabilità morale di fare scomparire Ambrosoli, senza lasciare alcuna traccia». Ma Cuccia tiene per sé quel terribile avvertimento che forse avrebbe potuto salvare Ambrosoli • Sindona a Biagi: Lei ha sempre detto di essere stato rovinato da Cuccia: insiste su questo tema? «Cuccia è un farabutto. Dovrebbe essere in galera perché ha rovinato il Paese per la disoccupazione che ha creato, attraverso truffe e aggiotaggio. Quando l’ho incontrato e gli ho rinfacciato la sua dichiarazione alla Banca d’Italia: “Non solo bisogna rovinare Sindona ma bisogna spargere le sue ceneri”, s’è messo a ridere dicendo: “Beh, dimentichiamo il passato”». Durante quella conversazione che cosa altro vi siete detti? «Cuccia mi disse: “Mi si accusa di volerla rovinare, invece io voglio intervenire per trovare una soluzione tecnica in suo favore”. Poi arrivò la morte di Ambrosoli e tutto si bloccò.»
sull’assassinio di Ambrosoli, leggi qui l’articolo di Gianni Barbacetto
su Cuccia e la mafia (leggi qui l’articolo di Marcello Sorgi).
leggi qui l’intervista a Biagi di Sindona