Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 1979  aprile 14 Sabato calendario

Borsello brigatista ritrovato in un taxi

In un taxi viene ritrovato un borsello contenente: «Una pistola Beretta calibro 9 con matricola limata; un caricatore; 11 pallottole 7,65 e una di calibro maggiore; una testina rotante Ibm di corpo 12; un mazzo di nove chiavi; due cubi flash; un pacchetto di fazzoletti di carta di marca Paloma; una cartina autostradale della zona comprendente il lago di Vico, Amatrice e il lago della Duchessa; una bustina con tre piccole pillole bianche; alcuni fogli dell’elenco telefonico di Roma con i numeri dei centralini dei ministeri; una patente di guida contraffatta intestata a Luciano Grossetti; un volantino falso-brigatista che inizia con la frase "Attuare proseguimento logica dell’annientamento"; un frammento del biglietto del traghetto Messina-Villa San Giovanni; il manoscritto di una bozza di discussione politica o di un documento teorico; quattro fotocopie di schede dattiloscritte stese in un linguaggio simile a quello della polizia riguardanti rispettivamente l’omicidio di Pecorelli (...), un’azione ai danni del Procuratore della Repubblica Achille Gallucci, un progetto di rapimento dell’avvocato Prisco, il progetto dell’annientamento della scorta del presidente della Camera, Pietro Ingrao». Come si scoprirà poi a lasciare il borsello è stato il brigatista e pittore falsario Antonio Giuseppe Chichiarelli (leggi qui l’articolo di Otello Lupacchini).