ItaliaOggi, 22 marzo 2017
Diritto & Rovescio
Bulgari, oggi di proprietà del gruppo francese Lwmh, ha inaugurato nell’Alessandrino, nella piana vicino al Po, uno stabilimento modernissimo di 14 mila metri quadrati nel quale sono occupate sin d’ora 400 persone, che sono destinate a diventare 700 entro il 2020. La località, che è vicino a Valenza Po, non è stata scelta a caso perché è qui che, nel 1817, è stato realizzato il primo stabilimento per la lavorazione dell’oro. Lwmh, acquistando Bulgari, non ha quindi voluto sradicare il gruppo ma ne valorizza, nel suo stesso interesse, le competenze storiche e tecnologiche. È la stessa operazione che hanno fatto i tedeschi dall’Audi con la Ducati. Acquistando la società italiana, hanno investito in essa in Emilia, valorizzando le grandi competenze tecniche e motociclistiche locali. Nell’uno e nell’altro caso, la cessione agli stranieri non si è configurata, come dicevano alcuni solfeggiatori dell’economia a slogan, come una spoliazione ma come un arricchimento per l’attività nazionale. L’iniezione di capitali che mancavano ha esaltato il savoir faire e l’occupazione italiana.