Corriere della Sera, 18 marzo 2017
Padre Ambrosoli, dalle caramelle all’Uganda
Lavoro come medico a Kalongo nel nord Uganda, dove dirigo il «Dr. Ambrosoli Memorial Hospital». L’ospedale fu fondato 60 anni fa dal dottor Giuseppe Ambrosoli, della famiglia del miele e delle caramelle, che lasciò tutto per farsi comboniano e servitore dei più poveri, offrendo la sua maestria chirurgica e la sua bontà. Padre Giuseppe morì 30 anni fa (il 27 marzo 1987) in esilio nella vicina città di Lira: a causa della guerriglia, l’ospedale era stato evacuato dall’esercito. Padre Giuseppe si trovava lì, in attesa di tornare nel suo ospedale e dalla sua gente: la malaria lo uccise in pochi giorni. Il grande dottore morì senza assistenza medica, perché la città era circondata dai guerriglieri e nessun medico era presente. Le sue spoglie furono poi traslate a Kalongo nel 1989, dopo quasi 3 anni. Tutte le sere mi reco al cimitero per pregare padre Giuseppe per tante cose, ma soprattutto per essere degno di dirigere il suo ospedale. L’altra sera ho trovato non solo il cancello chiuso, ma anche le suore in preghiera. Mi sono fermato e di lontano ho detto le mie invocazioni, cogliendo l’istante. Grazie, Padre Giuseppe, perché hai amato fino al sacrificio estremo questo popolo.
Filippo Ciantia
Chief Executive Officer «Dr. Ambrosoli Memorial Hospital»
Kalongo (Uganda)