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 2017  marzo 10 Venerdì calendario

Kuwait, ponte dei record con l’Iran e l’Iraq per unirsi alla via della seta

La nuova via della seta passa per un ponte da record: 36 chilometri sopra le acque del Golfo Persico. È uno dei grandi progetti, all’insegna del motto «meno petrolio e più tecnologia», su cui sta lavorando il Kuwait. Questa grande infrastruttura collegherà la capitale dell’emirato alla città di Subbiya, che si trova nei pressi della frontiera con l’Iraq e l’Iran, ed è strategica per un altro grande progetto: Silk City, la città della seta, una new town ma soprattutto una zona di libero scambio tra l’Asia centrale e l’Europa, come ha recentemente rimarcato Ahmad al-Hassan, alto dirigente dei lavori pubblici.
Resuscitare gli antichi fasti della via della seta vuol dire tante cose: prima di tutto fare del Kuwait un centro per importanti operazioni commerciali e trasformare il piccolo Stato in una piattaforma economica per il Golfo Persico.
Dinamismo all’economia, con una nuova area industriale, investimenti fino a 95 miliardi di euro per Silk City, un nuovo agglomerato urbano che dovrebbe ospitare 700 mila abitanti e dovrebbe essere terminato nel 2030. Qui sorgerà anche una torre alta 1.001 metri, simbolo della nuova spinta costruttiva dell’emirato, che punta a diventare un riferimento per la finanza e gli investimenti globali, un po’ come Singapore.
Tornando al ponte, come riporta l’Agenzia France Presse, i lavori sono completati per il 73% e a fine novembre 2018 si potranno percorrere i 36 chilometri che permetteranno la traversata dalla baia sul Golfo Persico, a un’altezza tra i 9 e i 23 metri, in una ventina di minuti, mentre ora serve un’ora e mezza per andare da Kuwait City a Subbiya. Per realizzare il ponte sono state costruite due isole artificiali, sono stati piantati 1.500 pilastri e per le fondazioni si è scavato fino a una profondità di 72 metri sotto il livello del mare. «Un record mondiale», dice con orgoglio all’Afp l’ingegnere Mai al Messad, uno dei progettisti di questa opera. Il ponte ha richiesto un investimento da 2,8 miliardi di euro ed è costruito da un consorzio con a capo il colosso sudcoreano Hyundai Engineering and Construction.
Oltre alla nuova città, su Bubiyan, la più grande isola del Kuwait, è in costruzione un nuovo grande porto merci. Il Kuwait vuole proprio diventare un crocevia del commercio mondiale.