Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2017  marzo 08 Mercoledì calendario

Gentile, il Balotelli del basket che nessuno vuol più aspettare

«Qui non avrai più minuti. Se vuoi puoi allenarti con noi oppure andare altrove». Le parole di Xavi Pascual ad Alessandro Gentile sono senza appello. L’avventura dell’ex Olimpia con il Panathinaikos, iniziata prima di Natale, è già al capolinea. Il motivo sembrerebbe lo scarso impiego di Gentile nelle rotazioni dei “verdi”: nonostante la fiducia iniziale, Ale non ha mai inciso (in 8 partite di Eurolega ha giocato 10 minuti di media e segnato appena 1,6 punti). «Un fulmine a ciel sereno», ha ammesso l’agente Riccardo Sbezzi che ora si ritrova a gestire una situazione complessa. Visto il precedente tesseramento con Milano e la chiusura del mercato di riparazione, Gentile non può giocare per nessun’altra squadra in Serie A e neanche in nessuna coppa europea. Rimane l’A2 (Treviso?), dove i trasferimenti sono aperti sino a 48 ore prima dei playoff, oppure la D-League, la lega di sviluppo della NBA (i suoi diritti sono ancora di Houston). Sempre che Milano (che detiene il cartellino) o qualche club estero in Paesi in cui il mercato è ancora aperto, non si muovano per lui. Per Ale, che nel frattempo è rientrato a Milano dove si allenerà da solo, rimane l’amarezza di un’altra occasione gettata al vento, quella che doveva farlo tornare quel giocatore capace di esordire in Serie A, nemmeno 18enne nel 2009 con la maglia di Treviso. Magari gli servirà un bagno d’umiltà, anche per ritrovare l’azzurro e non perdersi per strada come un Balotelli qualunque. L’esempio? Carlton Myers, ripartito dall’A2 nell’estate ’94 quando Pesaro non lo riscattò e lui tornò umilmente a Rimini, riscrivendo la storia con la celebre partita da 87 punti.