Corriere della Sera, 6 marzo 2017
Tutti stanchi, ma Sarri scopre il contropiede
Anche la Juve paga la sua piccola tassa al periodo. Roma e Napoli hanno perso tre partite a testa negli ultimi 15 giorni. Non si può giocare sempre. Alla Juve va già benissimo così perché ha due squadre e Allegri ne sceglie sempre una nuova. Il mezzo passo falso di Udine arriva proprio quando decide di non toccare la squadra di qualità dimenticando che chi sa giocare bene a calcio arriva prima alla stanchezza. La Juve sceglie così per il suo riposo inconscio la partita più facile. Allegri è preso in contropiede dalla pigrizia dei suoi e dall’aggressività dell’Udinese. Può capitare, anzi capita quasi sempre. Ma c’è stato qualcosa di diverso, se non di nuovo, nel modo in cui la Juve è stata a tratti scossa dalla forza fisica dell’Udinese. Zapata ha staccato Bonucci due volte nella stessa azione. Per molti minuti l’Udinese è stata pericolosa appena entrava in area, le riuscivano i dribbling e prendeva tutti i secondi palloni. Il problema non sussiste se tutto è quello che sembra, un rilassamento; diventerebbe grosso se fosse un esaurimento. La Juve non ha ancora vinto il campionato, sono le altre che fanno molto per perderlo. La Roma poteva essere stasera a -5 con la prospettiva dello scontro diretto in casa. Vedo però molta stanchezza anche in Roma e Napoli, hanno pochissime alternative in campo. Soprattutto il Napoli sta buttando via la stagione contro squadre inferiori. Ma Sarri ora sembra aver scoperto il contropiede. L’avesse fatto prima non avrebbe regolarmente perso con la Juve. Sarri è però un intransigente che sa imparare, per questo ha fatto pace col suo presidente, ha capito che aveva ragione. Per questo saprà anche cambiare gioco forse già domani contro il Real. Intanto l’Inter fa 5 reti, Belotti 3, a mio avviso oggi è più completo Belotti. L’Inter ha la qualità per battere chiunque ma non ancora i più bravi. Pioli cerca quell’ultimo gradino che Belotti ha già salito. È il migliore. Impressionano i suoi gol, ma soprattutto il suo miglioramento. Cresce continuamente, non è mai uguale alla giornata precedente. Questa era una caratteristica del giovane Riva. L’Inter ha il vantaggio di un mercato da fare, ma deve non sbagliarlo. Non le manca molto, un paio di giocatori di grande personalità. Per chiarezza faccio due nomi: Modric e Kroos. Impossibile che arrivino? Probabilmente sì, ma la tipologia è quella.