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 2017  febbraio 28 Martedì calendario

Netflix vince il premio Oscar dei ricavi

«Siamo entusiasti» dice Reed Hastings, ceo di Netflix, della storica vittoria del primo Oscar di un video in streaming: «The White Helmets», documentario breve dedicato ai soccorritori-eroi della Siria. Tocca a lui il keynote più importante del Mobile World Congress di Barcellona, dopo il triennio di Mark Zuckerberg.
Netflix viaggia verso i 100 milioni di abbonamenti nel mondo (non è attivo in Cina), nell’ultimo trimestre 2016 ha registrato ricavi per 2,47 miliardi di dollari (+41%) e utili per 67 milioni. E qui nel tempio della tecnologia mobile si è presa uno spazio rilevante vista il crescente consumo di video sullo schermo dello smartphone, ormai di frequente oltre i 5 pollici con definizione da urlo.
«La crescita degli utenti ci aiuta a convincere i produttori a realizzare contenuti per noi. Vogliamo avere sempre più produzioni locali che possano raggiungere un audience globale».
La qualità del servizio è decisiva. «Abbiamo introdotto il download perché in situazioni come aereo e metropolitana è comodo», e perché il limite della banda è ancora pesante. «Ci sono operatori che stano sperimentando soluzioni senza tetto, magari con risoluzione più bassa: credo sia questa la strada. Il nostro lavoro è essere sempre più efficienti». Quanto alla velocità di connessione «vogliamo fare del buffering una reliquia, come oggi è il suono dial up del modem».
Sulla preoccupazione delle pay tv per la concorrenza dello streaming, Hastings dice che negli Stati Uniti gli abbonamenti sono arrivati al 50% della popolazione ma nonostante ciò la tv via cavo non ha avuto un calo sostenuto. E che oggi Netflix ha ancora 5 milioni di abbonati al servizio di noleggio dvd, business dove l’azienda nacque nel 1997. In un altro mondo.