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 2017  febbraio 25 Sabato calendario

I russi denunciano il riarmo Usa

Perché il nucleare rischia di complicare il rapporto fra Putin e Trump?
«La Russia non è altro che una potenza di livello regionale», decretò Barack Obama nel marzo 2014 offendendo a morte Vladimir Putin. «Sì, ma dotata di armi nucleari», chiosarono gli esperti russologi. E proprio sull’ombra di una guerra atomica, grande tabù della Guerra fredda, potrebbe cadere l’auspicato «disgelo» con Trump di Mosca. Giovedì il presidente statunitense ha criticato il trattato Start-3 sul disarmo come un «cattivo affare» firmato da Obama, «unilaterale» che «favorisce la Russia», aggiungendo che prevede di aumentare l’arsenale nucleare Usa. Parole che hanno irritato i politici a Mosca. «Questa è forse l’affermazione più inquietante finora di Trump sul tema delle relazioni con la Russia», commenta Konstantin Kosachev, capo Comitato Affari esteri al Senato. Paventando un ritorno «ai giorni peggiori degli Anni 50 e 60 della corsa agli armamenti», prima della dottrina della «deterrenza» reciproca che garantiva l’equilibrio strategico delle forze mondiali. «Se Washington punta a ottenere la supremazia nucleare, si rischia una catastrofe globale», incalza Leonid Sluzky, capo Commissione Esteri alla Duma. La speranza, concede, è che le parole di Trump siano «emotive» e dettate dal bisogno di un «consenso mediatico» interno. La questione dello smantellamento del gigantesco arsenale atomico ex sovietico è al centro dei rapporti Russia-Usa dalla fine dell’Urss, e cruciale per Mosca. Non a caso Putin ne aveva parlato nella prima telefonata con Trump, auspicando il rinnovo dell’attuale accordo del 2010, che scade nel 2021 e prevede un disarmo di entrambi gli arsenali nucleari del 30% dal 5 Febbraio 2018. Trump ha accusato Putin anche di aver schierato missili cruise violando un altro accordo, il Trattato sulle forze Nucleari di medio raggio del 1987 (Inf). Al Congresso Usa senatori dell’ala più conservatrice hanno proposto un disegno di leggo per «punire» la Russia della presunta infrazione. Mosca ha negato l’accusa, bollandola come «fake news». Il rinnovo di Start-3 «dovrebbe essere al centro di un eventuale vertice tra Putin e Trump», chiosa allarmato Viktor Ozerov, capo Commissione sicurezza alla Duma. «Prima tali problemi saranno discussi in una riunione faccia a faccia, meglio è».