la Repubblica, 24 febbraio 2017
La campagna d’Italia manda in bolletta Vivendi
MILANO Le scorribande costano. Emerge chiaramente dai conti 2016 di Vivendi approvati ieri con utili in calo del 35% a 1,25 miliardi e cassa per 1,1 miliardi, di cui la metà servirà per pagare il dividendo 2016, che è stato tagliato del 60%. Dopo l’Opa su Gameloft, gli acquisti in Ubisoft e Telecom e il rastrellamento del 28,8% di Mediaset (1,3 miliardi) anche il gruppo di Bolloré è in bolletta. Tenendo conto della vendita di Telefonica Brasil (0,4 miliardi) i francesi in 12 mesi hanno dissipato 5,7 miliardi di cassa. Certo ha pagato un dividendo 2015 da 2,6 miliardi e investito1,6 miliardi nel buy back, ma questo non ha creato valore né per il titolo (fermo a17 euro) né per i soci che in futuro riceveranno in cedole un rendimento del 2,3%.
Inoltre l’investimento in titoli Telecom (pagati 1,05 euro contro gli 0,77 di ieri) e in Mediaset (comprati in media a 3,82, contro i 3,89 euro ) non si sono rivalutati e se l’Agcom imponesse di vendere le quote sarebbero guai. Sul fronte industriale pesa la perdita operativa delle catene tv Canal+ in Francia è salita a 399 milioni nel 2016 dal rosso di 264 milioni del 2015. I ricavi della pay tv in Francia sono in discesa del 6,1%, essenzialmente per effetto del calo di 492mila abbonati individuali a 5,25 milioni. Negli ultimi mesi dell’anno – spiega una nota – è stato registrato un miglioramento delle performance commerciali in seguito al lancio di nuove offerte alla metà novembre. Ieri l’ad di Orange ha negato interesse per la pay di Bolloré: «Che io sappia, Canal+ non è in vendita, non c’è stata alcuna dichiarazione da parte di Vivendi», allontanando l’ipotesi di un interesse.