Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2017  febbraio 23 Giovedì calendario

Crociere, energia e satelliti. Accordi per cinque miliardi

La comitiva italiana in Cina, guidata dal Presidente della Repubblica, tornerà a casa con un risultato concreto: 13 accordi commerciali, con un valore, almeno nell’immediato, di 5 miliardi. L’annuncio però è arrivato in occasione del Business Forum Italia-Cina di Pechino, presieduto da Marco Tronchetti Provera. Gli ambiti coinvolti sono molti, dallo spazio ai mari (navi e cantieri), dall’energia alla salute, fino alle università. Non è sempre semplice capirsi, per i tanti e reciproci vincoli burocratici e le barriere tariffarie che colpiscono soprattutto le piccole e medie imprese: «Per questo dobbiamo rafforzare la cooperazione tra i nostri due Paesi – dice Licia Mattioli, vicepresidente di Confindustria – e assicurare la piena realizzazione delle opportunità economiche tra Italia e Cina». Il numero consistente di imprenditori venuti dall’Italia, 100 – prosegue Mattioli – per un fatturato di circa 230 miliardi di euro, dimostra senza dubbio quanto questi mega progetti siano al centro della nostra attenzione. Stiamo improntando una strategia volta alla crescita del nostro sistema manifatturiero, basata su ricerca e innovazione. Il piano Industria 4.0 e lo sviluppo di centri»
Fincantieri ha firmato con China State Shipbuilding Corporation (Cssc) e Carnival Asia l’accordo per la costruzione di due navi da crociera, per un valore di 1,5 miliardi di dollari e l’opzione per farne altre quattro. Per la Cina, che ha un mercato delle crociere in grandissima espansione, è una novità rilevante, per Fincantieri un affare non di poco conto. I cinesi hanno chiesto di personalizzare le navi secondo i gusti dei loro turisti, la prima consegna avverrà nel 2023. Quello cinese «è un mercato difficile – conferma l’ad Fincantieri Giuseppe Bono – Guardare allo scenario globale significa cercare di allargare i propri confini».
Altro accordo importante è quello stipulato dalla Cassa depositi e prestiti, attraverso la sua controllata Ansaldo energia con il gruppo cinese Shanghai Electric Corp il gruppo manifatturiero leader nella produzione di attrezzature meccaniche. Il Memorandum prevede investimenti per l’introduzione della turbina a gas di classe H di nuova generazione sui mercati. L’operazione, che segue i protocolli già firmati nel 2014, consentirà inoltre ad Ansaldo Energia di garantirsi il pieno accesso ai mercati asiatici che rappresentano il 50% del mercato globale.
Firme rilevanti anche per Leonardo, con l’ad Mauro Moretti che ha siglato un memorandum con la società cinese Vastitude Technology nel settore della cosiddetta Geo informazione (prodotti interferometrici per il monitoraggio e la gestione del territorio e applicazioni per la sicurezza marittima con l’utilizzo dei dati satellitari). Meno redditizi nell’immediato, ma di grande prospettiva gli accordi tra i centri universitari, tra cui Ispi, Qinghua University, Politecnico di Milano e Politecnico di Torino.