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 2017  febbraio 21 Martedì calendario

L’amaca

Pare che il presidente degli Stati Uniti abbia tratto da «un documentario su Fox» la sua pazzesca idea che la Svezia sia in balia del terrorismo islamico. Siamo nei paraggi di quegli info-show sui quali campeggia la scritta “i criminali ci uccidono e la polizia non fa niente”, comuni nei peggiori palinsesti del mondo, Italia compresa: non era mai accaduto che un leader politico, neanche di terza fila, potesse considerarli addirittura “una fonte”. Si tratta di intrattenimento a tinte forti per le fasce più sprovvedute dell’audience, delle quali evidentemente Donald Trump fa parte.Questa è, in un certo senso, una buona notizia per la democrazia rappresentativa, perché significa che l’uomo più potente del mondo ha gli stessi gusti e lo stesso livello culturale dell’ultimo dei suoi elettori. Dunque lo rappresenta assai meglio di quanto avrebbe potuto fare un conservatore vecchio stampo, di quelli che usano le posate a tavola e non allungano le mani in ascensore. Il problema è che, per accontentare circa una metà del popolo (quella che ama Trump e Fox), la democrazia semina il panico nell’altra metà, agghiacciata all’idea che alla Casa Bianca sieda uno così. Ma questa seconda metà non è vero popolo: lo ha detto Fox.